Alla sua quinta edizione e sempre più attesa, Primavera fruttuosa porta a Cartosio una ventata di festa sul tema della frutticoltura, delle sementi, dei prodotti della terra nel momento in cui la natura si appresta a risorgere. Nel piccolo paese dell’Alto Monferrato (si scavalla l’Appennino acquese e ci si ritrova al mare nel savonese) si accoglierà la primavera, pochi giorni prima dell’arrivo di quella astronomica, parlando di frutti antichi, insegnando ai visitatori come conoscerli, piantarli, potarli, curarli. La mostra mercato consentirà di scegliere alberi da frutto, piantine di ortaggi e fiori, sementi, oggettistica, attrezzature da orto e frutteto, prodotti alimentari di stagione e del territorio. Ci saranno poi le ormai famose lezioni di potatura e innesto con gli innestatori della Val Bormida e, con partenza alle ore 9,30, una passeggiata botanica a caccia di “erbacce” commestibili che saranno poi cucinate e offerte all’ora dell’aperitivo con la presentazione del libro “Muro io ti mangio!”, interessante commistione di cultura botanica, creatività artisticoletteraria e sapienza gastronomica. Il “piatto forte” della mattinata sarà la conversazione di Giuseppe Barbera, professore ordinario di Colture Arboree all’Università di Palermo, riconosciuta autorità in agrumicoltura e esperto di tradizioni agricole mediterranee.
Barbera è autore, oltre che di pubblicazioni specialistiche, di una dozzina di libri divulgativi di felice scrittura, che abbinano le competenze agronomiche a quelle letterarie. A Cartosio, attorno alle 11,00 dialogherà con la giornalista Emanuela Rosa Clot, direttrice dei mensili Gardenia, Bell’Italia e Bell’Europa e animatrice di “Primavera Fruttuosa” sin dalla prima edizione in veste di cartosiana d’elezione. Primavera Fruttuosa si pone come esempio perfettamente riuscito di festa di piazza senza costi e a condivisione sempre più allargata ben oltre i confini locali, in grado di soddisfare chi ama la terra, la letteratura, il recupero della manualità, le curiosità, le tradizioni, la gastronomia sana e sfiziosa. Coniuga il recupero delle vecchie varietà di fruttiferi locali alla gratificazione dei pasticceri amatoriali (attesissima la gara pomeridiana di torte alla frutta!), la didattica ludica dei bambini (quest’anno con laboratori sulla primavera e la Pasqua), la circolazione delle sementi contadine con l’ormai tradizionale scambio dei semi e delle marze seguito da gruppi piemontesi e lombardi. La festa apre alle ore 9 in Piazza Terracini e nelle vie adiacenti e termina al tramonto. Nessun costo d’ingresso e possibilità di pranzare sul posto con i piatti proposti dalla Proloco o nei ristoranti del paese, che per l’occasione ogni anno mettono a punto raffinati menu fruttuosi.