In attesa del rifacimento del cavalcaferrovia di strada Savonesa alla frazione di Rivalta Scrivia, già previsto nell’ambito della realizzazione della tratta dell’Alta Velocità Terzo Valico dei Giovi i cui lavori sono stati sollecitati dal Comune di Tortona al Cociv, prosegue l’attività di monitoraggio ad opera di tecnici comunali e di esperti  del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università degli Studi di Pavia.

Questo manufatto mette in comunicazione la Strada Statale 211 con l’area industriale di Rivalta Scrivia, dove operano circa 2.000 lavoratori ed è percorso da un considerevole traffico di mezzi pesanti, nell’ordine dei mille tir al giorno.


In esercizio da circa 50 anni, l’infrastruttura manifesta,anche visivamente, una serie di gravi segnali di degrado strutturale dovuti alla naturale vetustà, alla qualità del materiale all’epoca utilizzato, all’incremento del traffico pesante nell’area Interporto, alle inevitabili aggressioni di natura ambientale.

Dall’estate scorsa l’Amministrazione Comunale ha imposto la limitazione della velocità degli autocarri mediante la formazione di strettoie in ogni senso di marcia per limitare la velocità a circa 30km/h, misura cautelativa che consente di ridurre l’impatto combinato delle vibrazioni, del peso e della velocità sul cavalcaferrovia.

In questi giorni si è provveduto all’esecuzione di prove sperimentali finalizzate all’identificazioni delle caratteristiche meccaniche di spalle, pile e travi dell’impalcato.

Al momento sono state prelevati 8 carotaggi, 1 barra d’armatura ed eseguite prove sclerometriche, oltre al rilievo della geometria del ponte.

Il monitoraggio proseguirà con l’estrazione delle barre di armatura dai pilastri nenchè con prove ultrasoniche e prove di pull-out, elementi che consentiranno di acquisire maggiori informazioni utili per comprendere le effettive condizioni statico strutturali del ponte.

Verranno inoltre installati ulteriori dispositivi in grado di realizzare un monitoraggio strutturale statico e dinamico, così da registrare il comportamento della struttura nel tempo e consentire la valutazione di ulteriori provvedimenti da adottare a salvaguardia della sicurezza viabilistica.

Da quando è stato realizzato, su questo cavalcavia, sono transitati più di 15 milioni di mezzi pesanti.