Durante il Consiglio Comunale di lunedì 11 febbraio, è stata ampiamente discussa la variante parziale al PRG (piano regolatore generale) relativa all’area urbana. Prima di trattare l’argomento principale, sono stati presi in esami altri punti all’ordine del giorno.
Per prima cosa l’Assise cittadina ha approvato all’unanimità il rinnovo della convenzione tra il Comune di Novi Ligure e i Comuni del circondario per la gestione del canile sanitario per il triennio 2019 – 2021.
Il punto tre dell’ordine del giorno trattava la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà di un’unità immobiliare sita nel quartiere G3, condominio Belvedere in via Benedetto Croce. L’istanza pervenuta in data 15 gennaio 2019 è stata brevemente illustrata dall’Assessore Maria Rosa Serra e successivamente approvata all’unanimità.
In seguito si è passati alla discussione della variante parziale al PRG per adeguamento alla normativa in materia di industrie a rischio di incidente rilevante (R.I.R.). Precedentemente era già stato adottato dal Consiglio Comunale il progetto preliminare della variante di adeguamento al R.I.R.
Sul territorio di Novi è presente un’unica attività a rischio di incidente rilevante di soglia superiore (Attività Seveso), la ditta Novigas in via Bosco Marengo.
Con questa seconda delibera, la variante ieri sera è stata approvata definitivamente in Consiglio Comunale con 9 voti favorevoli e 6 astenuti (Consiglieri Gallo, Zippo, Porta, Cuccuru, Bertoli e Cascarino, alcuni astenuti perché non presenti alla votazione precedente sullo stesso argomento). L’approvazione dovrà ora portare alla revisione e all’aggiornamento del Piano della Protezione Civile vigente, per cui verrà convocata una Commissione Consiliare in breve tempo.
Quindi è stata la volta dell’approvazione della perimetrazione del centro abitato ai sensi della Legge Regionale n. 56 del 1977. Già in precedenza, con apposita deliberazione consiliare, si era provveduto ad adempiere ad una recente disposizione normativa urbanistica con l’adozione della perimetrazione del centro urbano, predisposta dall’Ufficio Gestione Territorio del Comune. Con questa seconda delibera, è stata approvata la perimetrazione del centro abitato ai sensi della Legge Regionale n. 56 e successive modifiche, con 11 voti favorevoli e 4 astenuti (Gallo, Zippo, Porta e Cascarino).
Infine si è passati alla variante parziale al piano regolatore relativa all’area urbana, della quale si era già discusso anche durante la riunione della Commissione Consiliare di lunedì 4 febbraio ed in precedenti commissioni. A tal proposito, il Consigliere Maria Rosa Porta si è astenuta dalla discussione e dalla votazione sulla variante parziale, perché interessata all’atto.
L’Assessore all’Urbanistica Maria Rosa Serra ha nuovamente preso la parola riassumendo brevemente il provvedimento: «La variante urbana rientra nelle attività di programmazione urbanistica, con funzione di riordino e aggiornamento delle disposizioni riguardo al tessuto urbano esistente e ad alcuni lotti edificabili, con lo scopo di superare limiti e problemi sorti con l’applicazione del piano regolatore. Inoltre, risponde a precise istanze e richieste presentate dai cittadini, alcune più recenti, altre pervenute da anni, ancora oggi senza risposta».
L’Assessore ha poi proseguito illustrando nel dettaglio alcuni punti della variante: «Tra le modifiche, la trasformazione di due lotti edificabili nella zona industriale di proprietà comunale, per rispondere a specifiche richieste di potenziamento dell’attività produttiva da operatori già presenti in aree limitrofe. Nello specifico le ditte Asi e Bodrato».
Su richiesta della minoranza, l’Assessore Serra ha poi spiegato meglio le due società e le relative richieste. La ditta Asi ha chiesto la trasformazione dell’area attualmente destinata a verde pubblico, in via Adenauer, in un’area industriale, per poter ampliare la propria attività adiacente al detto lotto. L’area in oggetto è di 1960 metri quadrati e l’Azienda, nata nel 2014, si occupa di costruzione e montaggio di carpenterie metalliche, con 15 dipendenti, residenti tutti a Novi Ligure o zone limitrofe. La ditta Bodrato, invece, ha richiesto di poter ampliare il proprio capannone in un’area di proprietà adiacente alla sua struttura, per farne un magazzino, trasformando una parte dell’attuale nella sede di una nuova linea di produzione. Essendo l’area di proprietà a destinazione agricola, ha richiesto all’Amministrazione comunale il cambio di destinazione d’uso. «Il cambio di destinazione d’uso – ha rilevato l’Assessore all’Urbanistica – con la variante viene concesso, prendendo i diritti edificatori afferenti a un lotto industriale di proprietà comunale e spostandoli su terreno agricolo della ditta Bodrato».
Sarà un’operazione economicamente conveniente perché la ditta Bodrato dovrà pagare un contributo straordinario al Comune, ai sensi di legge, in denaro o in opere di urbanizzazione «Inoltre – ha proseguito la Serra – la vendita dei terreni convertiti in destinazione d’uso potrà portare alle casse comunali introiti consistenti, cui andrà aggiunto il contributo straordinario della ditta Bodrato e di due privati che usufruiranno di una cubatura residenziale.
Sempre in ambito industriale, l’Assessore ha evidenziato anche il cambio di destinazione d’uso di un lotto da verde a industriale (richiesto dalla ditta Specialacciai) tracciando anche per questa, come per le altre, una descrizione ed un profilo delle attività svolte, tutte mirate, nonostante la crisi perdurante e la recessione, ad ampliare gli investimenti produttivi con notevoli ricadute occupazionali.
Ha poi illustrato la modifica normativa delle aree ex demaniali delle ferrovie, che interessano attualmente in via San Giovanni Bosco la ditta Gefer e nello scalo Ferroviario di San Bovo la società Metrocargo; modifica intesa a consentire lo sviluppo e la rifunzionalizzazione degli scali ferroviari, sia per la manutenzione dei mezzi, che per l’ammodernamento del piano del ferro.
Ha illustrato infine la modifica alla normativa relativa all’area della Pernigotti, atta ad ostacolare possibili attività speculative di carattere immobiliare nell’attuale sede di Viale della Rimembranza.
A questo proposito è stato chiesto dal Consigliere Gallo di poter votare disgiuntamente la proposta di modifica della Pernigotti dal resto della variante.
La proposta di stralcio, messa al voto, è stata approvata all’unanimità.
L’Assessore ha concluso che il riordino fatto con questa variante, con l’eliminazione di vincoli, limiti, problematiche e incongruenze sorte durante gli anni di applicazione del P.R.G., l’ascolto delle esigenze dei cittadini e l’adeguamento normativo, fanno sì che questo strumento semplifichi e ridimensioni la successiva variante strutturale ottenendo però vantaggi immediati (quali una ripresa dell’attività produttiva e occupazionale di alcune importanti realtà operanti sul territorio, il riconoscimento delle esigenze di molti cittadini, la tutela dell’insediamento della Pernigotti, la possibilità, con la modifica di alcuni strumenti urbanistici, di una ripresa dell’attività edilizia, senza consumo, anzi con un risparmio del suolo agricolo).
Il Sindaco, Rocchino Muliere, ha ribadito l’importanza dei lavori svolti in campo urbanistico durante questa legislatura, che permetteranno alla prossima Amministrazione comunale di affrontare le tematiche urbanistiche con alle spalle iter importanti, già affrontati e realizzati in questi anni. Per questo ha ringraziato l’Assessore Serra per l’ottimo lavoro svolto.
Dopo un lungo dibattito a riguardo, nonostante la minoranza abbia ribadito dubbi per le tempistiche relative all’approvazione della stessa variante, l’Assise cittadina ha votato la variante parziale al P.R.G., approvata con 10 voti favorevoli, 2 contrari (Gallo e Zippo) e 3 astenuti (Cuccuru, Bertoli e Cascarino).