Ha iniziato a tagliar barbe e capelli ad appena otto anni ….Rasoi e pettini, lancette e forbici al mio comando tutto qui sta .. e, si potrebbe continuare …
E, si potrebbe senza dubbio continuare a riportare le parole scritte da Cesare Sterbini, nel 1816, per la Cavatina del Barbiere di Siviglia, l’opera musicata da Gioacchino Rossini.
Renato incarna la figura di quel rossignano Figaro, per diversi motivi: il primo è nella sua grande passione per l’arte dei suoni, la sua terza espressione dopo l’attività professionale; ad essa segue la coltivazione del campo tuttavia, quando c’è uno scampolo di tempo libero, il suo impegno è interamente dedicato alla musica.
Renè, com’è chiamato affettuosamente dagli amici, usa da oltre mezzo secolo, passato da un pezzo, rasoi, forbici, pettini, nonché quant’altro serve per la cura della bellezza dei suoi clienti, sempre à la page, quale sua principale ragione di vita.
“Nuove fogge bisogna creare …”/ Come spiega da buon acconciatore/“La moda è d’apprezzare …”/ ….. Come dice al cliente con buon umore…
Il lavoro dei campi lo attrae, posati i ferri del mestiere, sale sul trattore per terminare ogni giornata certamente, per lui, non faticosa in quanto sostiene: il lavoro è vita.
Il tempo per la musica? Dov’è? Non si sa! Eppure c’è. Lo trova nell’arco della 24 ore, in qualche scampolo d’angolo c’è pure il sacrosanto momento per le note, un passatempo intrapreso con una ragguardevole forza d’animo interiore, deciso ad imparare, tanto da seguire, con ordine, le lezioni impartite da bravi insegnanti de: l’arte dei suoni,/ ….. / uno dei tanti doni/ della creatività,/ adatta ad ogni età./ Qual meraviglia/ Saper ben suonare!/ Da Trento alla Sicilia/ ciascun si può incantare.
Ogni armonia,/ scritta dal compositore,/ è sempre in sintonia/ col suo umore./Addio melodia,/ Se manca il calore!
L’ispirazione sempre vigile sia,/ l’auspichiamo di vero cuore,/ da chi compone per cortesia,/ come all’esecutore/ nel vortice della “simpatia”,/ del suo ascoltatore.
Franco Montaldo