Vista la proposta di legge presentata dagli studenti della classe 3^G-S del liceo Amaldi di Novi dal titolo “Misure per il contrasto dei disturbi del comportamento alimentare”, selezionata per la seduta finale di “Ragazzi in aula”, l’Ufficio di presidenza della Regione ha deciso di sottoscriverla, iniziandone così l’iter di assegnazione alla commissione competente per materia. Firmato Nino Boeti, presidente del consiglio regionale del Piemonte. Questa lettera è pervenuta al liceo Amaldi di Novi e, logicamente, è stata accolta con legittima soddisfazione. Ci dice Vincenzo Cutri del settore Comunicazione, partecipazione, relazioni esterne e cerimoniale della regione: “I quattro progetti selezionati, fra cui quello presentato dal liceo Amaldi di Novi, hanno iniziato l’iter in commissione consiliare nello stesso modo in cui avviene per una normale proposta di legge. Successivamente, dipende dalle valutazioni che ne faranno i commissari, potrebbe anche essere presentata in consiglio regionale per la sua discussione e, se approvata, diventare legge regionale. Ma, chiaramente, siamo solo all’inizio del procedimento, un procedimento del quale mi riesce difficile stabilire i termini.” Dal 1998 ad oggi il progetto “Ragazzi in aula”ha coinvolto più di seimila studenti piemontesi. Lo scorso anno ha visto l’adesione di circa duecento studenti di dieci istituti scolastici in rappresentanza di cinque province, con la presentazione di trenta proposte di legge. La proposta di legge del liceo Amaldi era stata presentata da sette ragazzi: Carlotta Mortara, Anna Maria Carrella, Sebastiano Baiardi, Pietro Sasso, Silvia Ivaldi, Alessia Roveda, Virginia Dameri. L’obiettivo che si erano prefissati era quello di migliorare, attraverso il dialogo, la comunicazione interpersonale con i coetanei che vivono, quotidianamente, disagi alimentari. Affermando quindi di essersi concentrati soprattutto su temi quali l’anoressia e la bulimia.
“Ci avvaliamo della peer education, un modello educativo basato sull’empatia e sul confronto tra pari.” Un obiettivo per raggiungere il quale i ragazzi che si presteranno come volontari frequenteranno uno specifico corso di formazione e saranno affiancati da figure professionali quali psicologi e nutrizionisti. Il compito di questo gruppo sarà quello di visitare le scuole secondarie di primo e di secondo grado per informare i ragazzi sull’argomento.
Maurizio Priano