Egregio Direttore
trattandosi del centenario della vittoria nella prima guerra mondiale, riterrei giusto ricordare anche, mi riferisco alle Istituzioni e non ad una associazione o ad un partito politico, la storia poco raccontata che riguarda “le donne nella guerra 15/18”. Cosa ha significato nelle famiglie contadine, per lo piu’, di allora, nelle fabbriche e nella societa’ del tempo? Su una popolazione di 35 milioni di persone, all’epoca e circa, sono partiti forse 6 milioni di uomini, molti dei quali a conflitto in corso non avevano nemmeno 18 anni, e cio’ cosa ha determinato per quelle mogli, madri ecc. rimaste sole a lavorare come uomini, e spesso con maggiori sacrifici fisici, nelle campagne e nelle fabbriche, con famiglie allora numerose da accudire? Posso sbagliare ma questa e’ ancora oggi, a distanza di cento anni, una storia ancora tutta da raccontare ai giovani; molto e’ stato scritto ma quante occasioni possiamo annoverare nelle quali si e’ parlato di questo aspetto nei media parlati e scritti? Non la si legga come una critica ma una riflessione del tutto personale.
Il tortonese fedele