I dispositivi finalizzati al contrasto della criminalità diffusa e, in particolare, dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati programmati con rinnovato vigore dal Questore di Imperia, Cesare Capocasa. Accanto al progetto “Scuole Sicure”, coordinato dalla Prefettura, che vede coinvolte le unità cinofile della Polizia di Stato per monitorare la scuole della provincia al fine di individuare possibili spacciatori o assuntori che facciano dei plessi scolastici la loro “base” da pusher, le attività di controllo del territorio, a opera della Squadra Volante e della Squadra Mobile, continuano in maniera capillare. Ad essere attenzionate sono le zona più a rischio, le cd. zona sensibili, della città : parco urbano, giardini Toscanini, piazzetta dell’Olmo, Largo Ghiglia.

L’obiettivo è quello di interrompere la filiera della spaccio prima che possa arrivare ai giovani, in particolare ai minorenni, che – per emulazione e per inconsapevolezza – spesso si ritrovano a essere assuntori – spacciatori, il cd. anello finale della catena.

I numerosi controlli hanno permesso di segnalare alla Prefettura in qualità di assuntori, 6 soggetti, trovati in possesso di una esigua quantità di sostanza. Attività di prevenzione, coniugata con quella repressiva, per evitare l’immissione nel sul mercato locale di sostanze stupefacenti che producono dannosi effetti sull’organismo umano. In particolare l’uso abituale di hashish o marijuana accelera la perdita di neuroni nell’ippocampo, l’area del cervello responsabile della memoria a breve termine, velocizzando ciò che accade nel normale processo di invecchiamento. Per quanto riguarda la cocaina, invece, l’abuso e, in qualche caso, anche il singolo utilizzo producono dipendenza e tolleranza; nell’immediato, la “sniffata” provoca vasocostrizione, aumento della pressione e del ritmo cardiaco, febbre. Tutto questo, nel lungo periodo porta i cocainomani ad avere seri problemi cardiaci che possono sfociare nell’infarto e nell’ictus.