Il mondo del cinema ha abusato, e non poco, del libro di Dumas “I tre moschettieri” . Era evidente, quindi, che il regista Paul Anderson, doveva inventarsi qualcosa di diverso per invogliare la gente a vedere il suo film. Di qui la necessità di realizzare il film in tre dimensioni (il primo del genere) e creare la “macchine volanti” di cui, nel libro, non c’è traccia.
Non sono soltanto questi due cambiamenti a rendere bello il film, ma è tutta l’adrenalina che si sussegue tra una scena e l’altra. Sono, soprattutto, i personaggi con il 19 enne Logan Lerman semplicemente perfetto nella parte di D’Artagnan, ed un ottimo Matthew Macfadyen nella parte di Athos, il vero capo dei tre moschettieri come scritto dall’autore e del libro e nella cinematografia mai riconosciuto tale.
Originali i costumi, dove quelli dei 4 moschettieri alquanto attillati e scuri – simili a quelli degli X-Men sono completamente diversi da quelli che siamo abituati a vedere, così come da segnalare la pettinatura di Buckingham interpretato da un ottimo Orlando Bloom, ispirata a David Bowie e Mick Jagger, la biancheria di Milady, indubbiamente molto sexy ma priva delle sottostrutture e delle culottes che si portavano al tempo in cui la storia è ambientata (1625-33), e l’ennesima interpretazione fantasiosa delle casacche dei Moschettieri sia nella foggia che nel colore blu elettrico.
Due parole su Milady: alcuni critici hanno stroncato l’interpertazione dell’ucraina Milla Jovovich, troppo diversa dall’originale, ma questo, a differenza di tutti i film precedenti è un film d’azione pura, per cui un personaggio come Milady, che trama senza agire, sarebbe stato fuori luogo. Certo, forse Dumas non ha rappresentato la donna così, ma a prescindere, l’interpretazione dell’agile 35 enne è sicuramente molto originale.
Alla fine é difficile trovare qualche difetto al film: certo non é da premio oscar, ma la storia, le modifiche apportate rispetto al libro, l’avvincente susseguirsi di scene di battaglia o di agilità, i costumi, la scenografia e l’abile interpretazione di tutti gli attori, lo rendono sicuramente uno dei migliori film di avventura degli ultimi tempi. E poi, diciamolo francamente, vedere un film di “cappa e spada” di questi tempi, anche può sembrare anacronistico, fa sempre piacere.
21 ottobre 2011