Doveva prendere l’aereo per recarsi in vacanza per il giusto e meritato riposo dopo un anno di lavoro, ma non ha avuto esitazioni e 24 ore prima della partenza ha dedicato tutta la sua giornata ad assistere gli sfollati di Genova prestando loro aiuto e assistenza, poi verso mezzanotte rientrato Tortona e il mattino dopo insieme alla famiglia preso l’aereo per andare in vacanza.
E’ soltanto uno dei tanti esempi di come hanno agito i volontari tortonesi della Misericordia che si sono recati nel capoluogo ligure a prestare soccorso agli sfollati.
Non soltanto loro, ovviamente, ma anche tutti i volontari che cercano di fare del bene agli altri.
Quella che raccontiamo brevemente è la storia di uno di loro che appunto è andato a Genova insieme ad altri volontari della Misericordia di Tortona.
Lo ha fatto neanche 24 ore prima della partenza per le vacanze.
Come tutti volontari chiede l’anonimato perché i veri volontari non amano mettersi in mostra.
“Io altri volontari – racconta il tortonese – siamo partiti per Genova alle 13:30 di lunedì 14 agosto da Tortona ad un’ora e mezza dal crollo del ponte Morandi e siamo arrivati a Genova nella sede della Misericordia e ci hanno prima mandato in una scuola materna che avrebbe dovuto ospitare degli sfollati, poi invece hanno cambiato sede e ci hanno spostato in quello che è stato individuato il grande 100 degli sfollati (di cui vedete nella foto in basso che ha fatto il volontario). Qui prima abbiamo dato aiuto agli automobilisti che si trovavano in quel momento sulla A/ 10 che è crollata e sono salvi per miracolo poi abbiamo aiutato gli sfollati.”
“Abbiamo dato ospitalità in questo centro sfollati – aggiunge il volontario tortonese – con l’aiuto della Misericordia di Genova e con il coordinatore della misericordia nazionale giunto appositamente nel capoluogo ligure. Poi poi sono iniziati arrivare ad arrivare le persone veramente sfollati: i genovesi che hanno abbandonato le loro case che si trovavano vicino al viadotto crollato. Abbiamo iniziato a preparare i letti le brandine e abbiamo preparato tutto il necessario per gli sfollati con le lenzuola,. le coperte e tutto il resto ma mano che il materiale arrivava in loco.”
“Infine – conclude il tortonese – abbiamo prestato assistenza, servito la cena e siamo rimasti a disposizione per eventuali problemi sanitari ed altro. Alla fine io ho dovuto ripartire prima dei miei compagni perché il giorno dopo avevo già prenotato l’aereo per le vacanze. A mezzanotte sono arrivato a Tortona e il giorno dopo sono andato in aeroporto.”
La situazione secondo i commenti dei volontari presenti sul posto sono della Misericordia è stata molto difficile: tantissime persone costrette ad abbandonare le loro case per che pericolanti e tantissime persone che chissà fino a quando non potranno avere una casa perché come noto quelle case in cui hanno vissuto verranno abbattute.
Insomma una Genova con tante persone in ginocchio e una situazione di sfollati che è sempre più difficile da gestire soprattutto per quanto riguarda il futuro.
I tortonesi non si sono risparmiati: le squadre della Misericordia che si sono si sono recate sul posto hanno prestato tutti i soccorsi necessari a testimonianza che il volontariato è ancora l’asse portante sulla quale si fondano i rapporti sociali e gli aiuti alle persone in difficoltà durante cataclisma come quello di Genova.
La Misericordia è in funzione a Tortona da 22 anni, è un’ associazione ormai radicata sul territorio che svolge circa 9.500 servizi all’anno.