Che sia una delle profumerie più prestigiose di Diano Marina lo si sapeva da tempo, ma tre furti in un anno sono difficili da digerire per chiunque. Parliamo della profumeria Beauty Star di Diano Marina presa nuovamente di mira dai ladri, ma stavolta gli agenti della Questura di IMperia li hanno presi e il maltolto verrà restituito alla propfumenria.
Parliamo dell’ultimi intervento in ordine di tempo, dei poliziotti imperiesi che sono riusciti a bloccare una banda di 3 ecuadoriani che in meno di due ore avevano messo a segno tre colpi, uno dei quali appunto alla profumeria di Diano Marina (nella foto).
I tre sono stati colti con le mani nel sacco e come vuole la legge, processati con rito direttissimo.
Il processo è finito con gli arresti domiciliari per il presunto “capobanda”, Freddy Lenin Tejada Samaniego, di 33 anni, condannato a 1 anno e 10 mesi di reclusione, poi obbligo di dimora a Genova per il suo connazionale, Juan Leonida Jaime Solis, anch’egli 33 enne, condannato a 2 anni di reclusione.
Condannata, infine, ad 1 anno di reclusione, Cindy Tatiana Lindao Ramirez 26 anni, complice dei due.
Per tutti, , dopo l’arresto è scattato il foglio di via obbligatorio, così come disposto dal Questore di Imperia CAPOCASA.
Una vera e propria banda di professionisti in trasferta, capace di mettere a segno, in appena due ore, tre colpi, per un bottino il cui valore complessivo supera i 2.400,00 euro.
Stazione di Servizio di Varazze, profumeria Beauty Star di Diano Marina e, infine, il punto vendita COOP di Via XXV Aprile.
Lì, però, ad attendere i malviventi, le Volanti della Questura, che li hanno subito tratti in arresto.
La professionalità della banda è stata ulteriormente “provata” dagli accertamenti del personale della Polizia Scientifica, al lavoro da diverse ore.
Le indagini merceologiche effettuate sugli articoli rubati – in particolare gli accessori hi-tech del valore commerciale di circa 500.00 euro – e l’accurata repertazione ed analisi dell’armamentario ritrovato nella disponibilità dei malfattori, hanno consentito di raccogliere e documentare, cristallizzandoli, importanti riscontri investigativi.
Grazie alle sofisticate tecnologie di cui dispone il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, è stato possibile risalire, con esattezza, alla effettiva provenienza del corposo bottino (caricabatterie, auricolari bluetooth ed accessori di telefonia), tutti ancora imballati.
Borsoni “schermati” ad hoc, piastra metallica utilizzata per sganciare e disattivare le placche antitaccheggio, rotoli di carta in alluminio, nastro da imballaggio, sono stati accuratamente esaminati dagli uomini della Scientifica, il cui prezioso contributo ha permesso di certificare l’estrema professionalità dei componenti della banda.
Proprio grazie ai contenitori “modificati”, i malviventi sono riusciti ad eludere i controlli dei numerosi esercizi commerciali depredati, riuscendo ad agire indisturbati.
Non meno importante la scrupolosa analisi ed acquisizione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza di uno dei supermercati, razziato dall’azione dei quattro.
Corridoi interni e soprattutto parcheggio sotterraneo, sono stati il teatro dell’azione criminosa, iniziata con una “raccolta” di scarpe di ingente valore, proseguita con il tentativo di occultamento della merce sotto alcune delle macchine parcheggiate nel piano sotterraneo e terminata in una rocambolesca fuga interrotta solo grazie all’intervento delle Volanti della Polizia di Stato.
Il tutto immortalato dalle telecamere che hanno permesso di avvalorare, con assoluta certezza, il racconto dei testimoni e l’intervento degli Agenti.
Tutta la refurtiva è stata restituita ai titolari degli esercizi commerciali oggetto delle scorribande e per la profumeria finalmente la merce restituita. Non è poco.