Azione Tortona raccoglie proposte per rilanciare il commercio cittadino


I responsabili di Azione Tortona “armati” di carta e penna, sono entrati nei negozi del centro, per raccogliere proposte e idee dai commercianti, in modo da poter provare a rilanciare, insieme, il commercio cittadino.
“Abbiamo deciso di ascoltare la voce dei commercianti – Spiega il responsabile Andrea Mantovani – Il commercio è un punto fondamentale per l’economia della città. Siamo stati in diversi negozi della centralissima Via Emilia per raccogliere idee e proposte, ma anche per discutere sull’evento Street Food, che si terrà a fine Maggio e che ogni anno porta migliaia di persone per le vie del centro.
Nel nostro sondaggio abbiamo riscontrato che quasi tutti i negozianti sono favorevoli a questo evento, in quanto, appunto, porta gente a Tortona, ed è fonte di guadagno per tutti i commercianti.”
“Nelle parole dei negozianti però, abbiamo riscontrato anche una forte amarezza per la situazione attuale del commercio -prosegue Mantovani –  alcuni hanno puntato il dito contro i centri commerciali, altri invece ci hanno risposto che il fallimento di un negozio dipende innanzitutto dal proprio metodo lavorativo e che, per evitare ciò, bisognerebbe avere un buon contributo istituzionale, come per esempio migliorare l’illuminazione e dare spazio ad artisti di strada per invogliare gli abitanti ad uscire.”
“In tutto questo, noi pensiamo che il fallimento del commercio non dipenda tanto dalla giunta comunale, che anzi negli ultimi anni ha portato diversi eventi in Via Emilia – conclude il responsabile di Azione Tortona –  ma che sia una normale conseguenza di un sistema economico fallimentare che favorisce soltanto le multinazionali e le imprese straniere, lasciando morire i piccoli commercianti italiani. Lo Stato dovrebbe attuare politiche espansive, uscire dall’Unione Europea e riprendere la sovranità nazionale e monetaria, intervenire ogni volta che le leggi della concorrenza e del mercato creano intollerabili condizioni di povertà attraverso tutti gli strumenti che la democrazia mette a disposizione, tra cui anche le nazionalizzazioni di cui tratta l’articolo 43. La nostra battaglia è appena iniziata non lasceremo certo morire la nostra città restando inermi a guardare. Comunichiamo a tutti i commercianti, ma anche alla giunta comunale, che siamo disponibili a collaborare e a contribuire per trovare soluzioni favorevoli a rendere viva Tortona, essendo volenterosi di cambiare, in modo concreto, il futuro della nazione.”