Mercoledì 28 febbraio ha preso avvio, per le classi 1^ e 2^ dell’I.I.S. Marconi – Carbone di Tortona, un ciclo di incontri di educazione alla salute inseriti nel progetto “Alcol e giovani”. I ragazzi dei bienni Amministrazione, Finanza e Marketing e Servizi Commerciali sono stati i primi ad incontrare il team di esperti incaricati di sensibilizzarli sui rischi dell’abuso di bevande alcoliche e della guida in stato di ebbrezza: l’Assistente della Polizia Municipale di Tortona, Rocco Tammone, docente regionale incaricato della formazione sulla sicurezza stradale, Marzia Damiani, infermiera del 118 “Misericordia” di Tortona, Carlo e Roberto, delle Associazioni Alcolisti Anonimi e Gruppi Familiari Al-Anon.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati un video e dei documenti molto significativi sui pericoli del binomio alcol e benzina che, ad oggi, costituiscono la principale causa di morte per i giovani. Spinti dalle mode, dai comportamenti nei luoghi di aggregazione, da una cattiva informazione pubblicitaria e da una fondamentale ignoranza sugli effetti spesso irreversibili della dipendenza da alcol e di una guida pericolosa, molti giovani cercano volutamente lo “sballo”, incuranti delle conseguenze drammatiche che una condotta superficiale può avere sulla loro vita e su quella degli altri. Le drammatiche testimonianze “dal vivo” dell’Assistente Tammone, di Marzia, Carlo e Roberto hanno scosso la nostra attenzione, ricordandoci come, purtroppo, il nostro paese detenga attualmente il poco invidiabile primato europeo per la media d’ età più bassa per l’ uso di bevande alcoliche: addirittura 11/12 anni!
Sostanza naturale, ma con potenziale tossico, cancerogeno e psicoattivo, l’alcol ha, sull’individuo che lo assume in dosi eccessive, effetti euforizzanti ed inibitori, che lo portano a sopravvalutare le proprie capacità e a sottovalutare i rischi; a ciò si aggiungono, sonnolenza, ipersensibilità alla luce, scarsa concentrazione e rallentamento dei riflessi, che sono causa della maggior parte degli incidenti stradali. Il consumo cronico causa, inoltre, stati di alterazione, condotta violenta, depressione e, nei casi più gravi, patologie correlate ed irreversibili, il coma etilico e la morte del soggetto.
Dopo averci ricordato che il limite legale di alcolemia è di 0.5 g/l e che, al di sopra di tale soglia, ci sono gli estremi per procedere a sanzioni o denunce, i nostri relatori ci hanno invitati a responsabilizzarci e a riflettere attentamente su quanto ci è stato presentato, perché amare la vita, e noi stessi, è un dovere a cui non dobbiamo sottrarci.
Teresa Maria BAGGINI – 2^AR Amministrazione, Finanza e Marketing