Detta così sembra una cavolata pazzesca, quasi una boutade quella del Sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, ma in realtà il ragionamento è abbastanza serio e ha radici lontane che arrivano addirittura dal Parlamento italiano.
E – secondo il primo cittadino della città degli aranci – ha una sua logica che forse potrebbe veramente incentivare un turismo diverso, effettuato in periodi non soltanto balneari: il Diving, cioé quell’attività di immersione subacquea in apnea o con autorespiratore per la quale, con poca spesa, può essere praticata da molte persone.
Giacomo Chiappori si rifà ad una proposta che avanzò quando era onorevole alla Camera dei deputati, nel 2011, a fine legislatura
“Era una proposta per l’affondamento di navi dismesse della marina militare – dice il Sindaco di Diano Marina – dovevamo fare questa prima fase proprio nel Golfo di Diano Marina con lo scopo di creare un’economia turistica per il diving. Era una proposta di legge che feci alla fine del 2011 per per poter dare una spinta sia l’economia turistica, sia al ripopolamento del mare. Una proposta importante che ricevette anche diversi consensi ma che non entro mai in aula perché eravamo, appunto, a fine legislatura.”
Adesso Chiappori sta valutando se sia conveniente o meno riprenderla in mano e riproporla: “Come noto – aggiunge – una nave affondata è un buon habitat per la fauna marina, per cui si parlava di affondare una nave per andare a vedere poi quello che le sarebbe successo. Si sarebbe coinvolta l’Università di Genova per seguire anche la parte relativa al ripopolamento ittico e tutto il percorso di una nave che piano piano viene aggredita dal mare e da chi lo popola.”
Insomma un laboratorio all’aperto per lo studio della trasformazione di un relitto in un nuovo habitat marino, com’è avvenuto per la Bettolina, la nave mercantile affondata nel 1943 da un sommergibile inglese al largo di Cervo, ove giace a 47 metri di profondità.
Proprio sulla base di come si è trasformato in oltre 70 anni il relitto della Bettolina è nata l’idea di vivere da vicino ogni fase, iniziando dall’inizio, cioé dall’affondamento di una nave.
Questo esperimento, seguito da vicino in ogni sua fase, secondo il Sindaco di Diano Marina, richiamerebbe in zona studiosi, turisti e altri appassionati ed esperti anche in periodi diversi dalla stagione estiva, con vantaggi per l’economia locale. Senza contare, poi, che il nome di Diano Marina finirebbe inevitabilmente in studi e filmati che documenterebbero la progressiva nascita di questo habitat marino.
Un’idea sicuramente originale che merita attenzione e potrebbe essere valutata sotto vari aspetti.
“E’ una proposta che mi piacerebbe riportare sul binario giusto – conclude Chiappori – perché non sono più riuscito a riprenderla.”