Questa mattina è stata convocata dal Sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano una riunione dei capigruppo sulla sicurezza urbana, anche per dar seguito alla discussione avvenuta in consiglio comunale sulla mozione presentata da Silvia Malivindi del M5S, che richiedeva un coinvolgimento della minoranza sul tema.
La mozione era stata votata all’unanimità dal Consiglio Comunale e questa convocazione esprime la volontà di far partecipare le minoranze su un argomento così sentito in città. Presenti il Sindaco Enrico Ioculano, il Presidente del Consiglio Domenico De Leo e per la minoranza i consiglieri Silvia Malivindi e Roberto Nazzari, il tema principale è stata la gestione del fenomeno migratorio: si è preso atto che nelle ultime settimane si è modificata la compagine del flusso, che ad oggi sta dando luogo per la prima volta ad episodi di microcriminalità. Il Sindaco ha chiarito una volta di più le competenze di ogni ente: ha sottolineato i continui appelli che rivolge agli organi competenti e ha rimarcato che la presenza delle forze dell’ordine, così come confermatogli negli incontri con il Ministro dell’interno Minniti, è uno dei più alti in Italia. Il Sindaco ha dato agli uffici l’incarico di predisporre le ordinanze volte a sanzionare tutti i comportamenti lesivi alla tranquillità dei cittadini, come previsto dal decreto Minniti e richiamato dalla recente mozione comunale. Tuttavia è bene ricordare che i regolamenti comunali vigenti già normano e sono volti a reprimere tali comportamenti negativi. Il primo cittadino ha rimarcato le istanze dell’Amministrazione rivolte già da inizio estate al Ministro della Difesa Pinotti per ottenere la disponibilità di presenze di militari sulla scia dell’operazione “strade sicure” che poi non si è realizzata seppur avvallata dal Ministro, per ragioni che esulano la volontà comunale; ha infine ricordato l’impegno profuso per partecipare al bando del decreto Minniti sulla sicurezza, per ottenere un sistema di videosorveglianza capillare per tutta la città.
Al termine della riunione si è riscontrata la necessità condivisa tra maggioranza e minoranza di dover agire sulla situazione che insiste sul greto del fiume Roja, al fine di sgomberare l’area e riportarla alle condizioni originarie di sicurezza e decoro urbano.