I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per atti persecutori e danneggiamento aggravato Agron Cubaj, cittadino kosovaro di 44 ani, pluripregiudicato. Una pattuglia interveniva rapidamente alle 08.15 del 4 settembre in una via del centro città perché una donna aveva chiamato il 112 segnalando che il suo ex compagno cercava di sfondare la porta di casa sua per aggredirla. Giunti velocemente sul posto, i militari trovavano sul pianerottolo dell’abitazione un uomo, il Cubaj appunto, che in evidente stato di alterazione cercava di sfondare la porta a calci e spallate, tanto da averla già parzialmente divelta, e minacciava più volte alla presenza dei militari di ammazzare la donna. Dopo averlo bloccato e identificato, lo allontanavano dal luogo, sentendo successivamente la donna che aveva chiesto l’intervento. La vittima spiegava che aveva avuto una relazione con il kosovaro, durata circa 8 anni e conclusa da quasi due anni, e che abita nella casa di sua proprietà con il nuovo compagno.
La donna aveva avuto con il Cubaj due figli, ma la loro relazione si era interrotta perché lui era particolarmente violento. Dopo il termine della loro relazione era diventato decisamente aggressivo e minaccioso sia nei suoi confronti sia nei confronti del suo nuovo compagno, arrivando ad aggredirli e minacciarli di morte in più circostanze, fatti mai denunciati per timori di ritorsioni, visto il carattere particolarmente violento. Inoltre, la donna riferiva che dal mese di febbraio era stata costretta a lasciare la sua casa, per cercare di allontanarlo definitivamente, ed era andata in affitto in un’altra abitazione. Il Cubaj aveva nel frattempo preso possesso della sua casa. Però la vittima, a fine agosto, decideva di rientrare in possesso del sua appartamento e, approfittando di un momento in cui il Cubaj non era in casa, chiedeva l’intervento dei vigili del fuoco, rientrando in casa e sostituendo rapidamente la serratura di ingresso. La mattina del 4 il Cubaj si presentava nella casa che aveva occupato ma non riusciva ad entrare, capendo che era stato chiuso fuori dalla sua ex compagna, cosa questa che lo faceva andare su tutte le furie. Cercava di buttare giù la porta fino all’intervento dei militari che, dopo avere ricostruito quanto accaduto negli ultimi due anni, metteva fine al comportamento violento e persecutorio dell’uomo. Infatti, lo accompagnavano in caserma dove veniva arrestato per atti persecutori e danneggiamento aggravato e veniva successivamente accompagnato presso il carcere Cantiello e Gaeta dove si trova in attesa della convalida dell’atto.