Il netto parere contrario sull’arrivo dei migranti espresso dagli abitanti di Serreta e Gorleri deve aver messo in allarme il parroco delle due frazioni di Diano Marina, Don Luca Parachino, che venerdì sera, al termine della riunione tra il Sindaco e gli abitanti alla quale ha partecipato anche lui, è apparso visibilmente preoccupato e a disagio di fronte alle domande incalzanti dei giornalisti che gli chiedevamo lumi sulla vicenda.

Si vedeva lontano un miglio che Don Luca non era sereno e le sue parole dette ai cronisti sono suonate quasi come un dietro front rispetto alla situazione di qualche giorno fa.

Per la prima volta il sacerdote ha parlato degli ostacoli legati al turismoe  alle canoniche che non sono a posto.

Una situazione che già si sapeva da tempo ma  che è venuta alla luce nelle parole del sacerdote soltanto venerdì sera, dopo che alcuni abitanti del paese (e forse suoi parrocchiani) non hanno avuto certo parole tenere nei suoi confronti.

La posizione di Don Luca è diventata più sfumata, anzi, la sicurezza relativa alla presenta  dei migranti nelle canoniche sembra ritornare in discussione.

“Noi – ha detto Don luca davanti alle telecamere dei cronisti – siamo favorevoli all’accoglienza degli immigrati, ma vogliamo che ci siano le condizioni umanitarie e la sicurezza del territorio. Attualmente non ci sono le condizioni per poter ospitare i migranti. Bisogna  mettere a norma i locali e avviare un dialogo. La vocazione turistica del territorio è già un ostacolo per trovare un luogo dignitoso e in cui cittadini e parrocchiani possano fare accoglienza e inserire queste persone.”

Poi c’è la ciliegina sulla torta che emerge dalle stesse parole del sacerdote che a questo punto, forse, su pressione della gente potrebbe addirittura cambiare idea sull’accoglienza dei migranti: “

Le strutture non sono agibili perché manca la messa in sicurezza – conclude Don Luca –  Il vescovo, comunque  lascia ai parroci e alla popolazione la possibilità di poter dare una risposta.”

Ecco quest’ultima frase lascia ancora aperte diverse soluzioni, anche alla luce dei lavori  da effettuare per mettere a norma le canoniche di Serreta e Gorleri, tuttavia vista l’enorme pressione in atto da parte della Prefettura che ha necessità di collocare i migranti e tutto quello che ruota attorno all’accoglienza fra cui rimborsi spese, aspetti umanitari e quant’altro, crediamo che difficilmente u piccolo parroco di provincia che guida 4 frazioni con un pugno di abitanti possa opporsi all’arrivo dei migranti, anche se come è apparso palese a chi non si sofferma davanti all’apparenza, l’imbarazzo provato da Don Luca davanti ai cronisti, la diceva lunga.

 

 

Nella foto: Don Luca e la Canonica di Diano Serreta che potrebbe ospitare 12 migranti