Riportiamo lo sfogo di un imprenditore di 42 anni di Sanremo che la dice lunga su come sembra stia cambiando l’italia e gli Italiani…..

Vero o falso? Ai lettori la risposta.

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Nostalgia e tristezza….
Finire prima del solito di lavorare, uscire dallo studio e percorrere lentamente il tratto basso di Via Agosti e notare tristemente ancora una volta come tutto sia cambiato, come nulla sia più com’era una volta.
Una delle vie più commerciali di Sanremo, ridotta ad un ghetto, ad una colonia magrebina.
Pensare che una volta vedevi bimbi giocare a pallone, a guardia e ladri, a nascondino, in sella alle mitiche BMX…
Mia nonna che si affacciava dal balcone giusto per controllare che non rompessimo nulla giocando a calcio o per dirmi di salire a fare merenda.
Non c’erano pericoli, non c’era il pensiero del pericolo.
Adesso se in sella allo scooter o a piedi, incroci con lo sguardo il branco di fancazzisti seduti nei bar che dopo una dura giornata trascorsa a grattarsi gli zebedei o al cazzeggio vario, vieni guardato pure male e hai quasi la sensazione di dare fastidio.
Ma perché io, che lì ci sono nato e cresciuto, ho tutti i ricordi più belli della mia infanzia, svolgo la mia attività lavorativa, devo sentirmi di troppo?
Nostalgia e rabbia….
Rabbia per chi ha permesso tutto questo, per chi non ha fatto e non fa nulla per cambiare le cose.
Mi ero illuso che come lo è stato per me, per i miei nonni e i miei genitori, questo potesse essere un luogo dove far crescere i miei figli.
Ma cosa potranno mai fare in un contesto simile, a parte imparare l’arabo?
Chi scrive sui giornali che gli extracomunitari e i profughi non penalizzano l’immagine dei turisti, venga a mettere il muso in questa via dopo le sette di sera e si fermi a parlare con chi ci abita e ci lavora.
Grazie

Lettera firmata