Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.
In merito all’iniziativa del fine settimana in favore della senologia di Tortona, che approvo, farei una riflessione in piu’ con particolare riguardo alla sicurezza ed alle truffe in particolare.
Che la Chiesa si presti a pubblicizzare, ritengo come gli anni scorsi nel corso delle omelie, ed a patrocinare la vendita delle patate sui sagrati e’ positivo, ci mancherebbe, pero’ chiedo: nel giro di due settimane sono state chieste offerte per i rametti di ulivo la domenica delle palme ed ora a sostegno del reparto che piu’ di ogni altro tiene in vita quel che rimane dell’ospedale di Tortona ma nessuna parola e’ stata spesa per dare consigli ed aiuto a tutti quegli anziani che affollano le parrocchie ed offrono denaro ma che alla luce di quanto descritto probabilmente non sono ritenuti una “giusta causa” per la Chiesa locale come vittime spesso designate delle piu’ svariate truffe.
Pur frequentando la parrocchia coerentemente con la mia fede religiosa trovo cio’ imbarazzante.
Forse gli anziani, non solo loro ma qui parliamo di loro, sono invitati a frequentare la chiesa perche’ e’ d’obbligo che si santifichino le feste e basta?
Forse gli anziani debbono concorrere alle spese della comunita’ ecclesiastica locale facendo offerte e basta?
Forse gli anziani non servono ad altro e quindi per la chiesa non sono meritevoli di attenzioni in piu? Nelle omelie ci si sente dire spesso che “gli anziani sono un patrimonio che va amato ed aiutato”;sacrosanto. Ma aiutati solo dalle famiglie, se non sono soli, mentre la chiesa “se ne lava pilatescamente le mani”?
Non che le istituzioni facciano di meglio ma almeno la chiesa che predica molto dovrebbe forse essere piu’ attenta alle necessita’ della societa’ che la circonda.
La chiesa pero’ tace.
Cordialita’
Lettera Firmata