Alessandria, tenta di rubare capi di abbigliamento in corso Roma, arrestata giovane alessandrina

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per furto aggravato, tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di arnesi da scasso Fabiola Lanzavecchia, di 22 anni, pregiudicata. I militari intervenivano verso le 17.00 del 22 marzo un negozio di corso Roma dove era stata fermata la donna che tentava di rubare dei capi di abbigliamento. Infatti, una dipendente del negozio aveva richiesto, tramite 112, una pattuglia perché aveva notato la giovane entrare nel camerino con troppi capi abbigliamento, impiegava troppo tempo nel camerino e, comunque, sentiva dei rumori metallici provenire dal camerino stesso. Giunti sul posto, i militari facevano uscire la ragazza dal camerino, che usciva con un paio di pantaloni che aveva tra le mani, ma che lasciava cadere quando vedeva le divise.

Ai pantaloni era stata strappata la placca antitaccheggio, lacerando anche un tratto di tessuto. Dentro la borsa della donna venivano ritrovati quattro capi di abbigliamento con marchi di un altro negozio che si trova, sempre in corso Roma, nelle vicinanze. Contattato un dipendente di quest’altro negozio, confermava che la donna era appena stata nel locale, era entrata nei camerini e poi era uscita dal negozio senza acquistare nulla. Nel corso dell’ispezione del camerino usato dalla donna, venivano rinvenute proprio le quattro placche antitaccheggio. Perquisita la sua borsetta, venivano trovate e sequestrate una tenaglia, una pinza una forbice utilizzate per commettere i reati. L’intera refurtiva, di oltre 130 euro di valore, veniva restituita ai due esercizi commerciali e la donna veniva accompagnata in caserma e arrestata per furto aggravato e tentato furto aggravato e denunciata per il possesso degli arnesi da scasso. Veniva successivamente accompagnata presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo della mattina del 23 marzo, conclusosi con la convalida dell’arresto, la sottoposizione alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G., il rinvio dell’udienza e l’immediata liberazione.