In gergo si chiamano “Servizi pubblici a domanda individuale” e sono quei servizi che ogni Comune italiano può realizzare per andare incontro alle esigenze della popolazione.
In genere sono molto costosi per le casse comunali perché gli abitanti da soli non possono sostenere il costo complessivo del servizio ma soltanto una parte, per cui la restate “copertura” del servizio viene garantita con fondi pubblici prelevate dalla casse comunali.
Il Comune di Diano Marina ha avviato cinque servizi pubblici a domanda individuale: mense scolastiche, pesa pubblica, museo, trasporto scolastico e assistenza domiciliare.
Le rette versate dai dianesi per i vari servizi previsti per il 2017 in 120.350 euro, però coprono però solo il 49,38% del costi che per il 2017 sono fissati in 243.725 euro per cui il Comune per garantire il funzionamento dei 5 servizi dovrà spendere 123.375 euro.
Il servizio che garantisce la maggiore “copertura” (66,6%) sono le mense scolastiche dove il Comune di Diano marina prevede di incassare 80.100 euro a fronte di una spesa ipotizzata in 120.100 euro; poi l’assistenza domiciliare (62,7% di copertura) che porterà nelle casse del comune 30.300 euro a fronte di una spesa di 48.300.
Il servizio più “in perdita” è il Museo Civico: i biglietti di ingresso (incasso presunto 2 mila euro all’anno) coprono solo il 6,9% dei costi che sono fissati in 28.856 euro, seguito a breve distanza dal trasporto alunni che ha un percentuale di copertura del servizio da parte degli utenti del 9,2% (3.500 euro a fronte di un costo stimato in 38 mila euro).
Poco più del 50% di copertura invece, per la pesa pubblica, il cui servizio costa 8.468 euro e il comune ne incassa solo 4.450.