I tumori cerebrali maligni sono delle patologie rare, secondo il registro italiano dei tumori hanno una incidenza di 10 casi ogni 100.000 abitanti, ma con importante impatto sociale: infatti colpiscono persone in età produttiva e la prognosi è spesso infausta.
Sabato mattina, nel Salone di Rappresentanza dell’Azienda Ospedaliera, si è parlato di come affrontare queste patologie nell’incontro “Tumori cerebrali maligni: curare con le nuove tecnologie” organizzato dalla struttura di Neurochirurgia diretta da Andrea Barbanera.
Il ruolo della neurochirurgia nella terapia delle lesioni cerebrali maligne rimane centrale, ma la chirurgia, da sola, non basta per garantire una cura. La chemioterapia e la radioterapia agiscono, insieme, nel tentativo di allungare la sopravvivenza e permettere una buona qualità della vita dei pazienti.
Durante l’incontro è stata offerta una panoramica sulla patologia cerebrale maligna, dalla diagnosi alla cura, riunendo tutti gli specialisti del team neuro oncologico quali neurochirurghi, neurooncologi, neurologi, radioterapisti, anatomopatologi, neuroradiologi. Sono stati discussi i più nuovi strumenti tecnologici che la neurochirurgia dell’Ospedale di Alessandria è in grado di utilizzare per la cura dei Pazienti. È stato infatti recentemente inaugurato il nuovo Neuronavigatore, donato dalla Fondazione Uspidalet, che permette di aumentare precisione e sicurezza durante gli interventi neurochirurgici.