La Polizia di Stato, alle prime ore di venerdì 17 febbraio, ha tratto in arresto D.C., 34 anni, tarantino e Assistente della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Forlì, in esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Alessandria per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, condotta da personale della Sezione Antidroga e Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica alessandrina, traeva spunto dall’arresto effettuato dalla Polizia Penitenziaria di Alessandria il 25 ottobre del 2016 a carico di L.D., anch’egli Assistente di Polizia Penitenziaria e della sua fidanzata C.V.
Questi ultimi, a seguito di un malore del primo, erano stati sorpresi, all’interno delle camerate annesse alla Casa Circondariale di Alessandria, in possesso di circa 140 grammi di cocaina.
Le indagini, articolate e complesse, consentivano di accertare che L.D. aveva comprato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente (circa 200 grammi) a credito dal collega D.C., in passato anch’egli in servizio presso la Casa Circondariale di Alessandria. Secondo gli accordi, lo stesso L.D. avrebbe dovuto provvedere al ripianamento del debito, di circa 16 mila euro, via via che la droga fosse stata rivenduta al dettaglio nell’ambito dei locali notturni del capoluogo piemontese.
Secondo quanto accertato, L.D. aveva, in effetti posto in essere un fiorente commercio di cocaina, suddivisa in dosi che, secondo un linguaggio concordato, venivano denominate “magliette” e che solo il tempestivo intervento di personale della Polizia Penitenziaria era riuscita ad interrompere dopo poco tempo.
Sulla scorta delle informazioni acquisite nel corso delle indagini, gli investigatori della Squadra Mobile ricostruivano con precisione il ruolo del giovane tarantino, il quale si era recato personalmente ad Alessandria per consegnare, a credito, lo stupefacente al collega dimorante ad Alessandria. Alle prime luci di venerdì, il giovane pugliese veniva rintracciato in un casolare di campagna della provincia di Taranto e tratto in arresto dagli operatori della Squadra Mobile di Alessandria e dell’omologo ufficio della Questura di Taranto. La successiva perquisizione domiciliare consentiva, altresì, di rinvenire e sequestrare una dose di cocaina del peso di 0,3 grammi, custodita all’interno del comodino della camera da letto dell’indagato. Nell’ambito delle indagini veniva, altresì, denunciato un altro Assistente di Polizia Penitenziaria, uomo 35enne, in servizio presso la Casa Circondariale di Alessandria, che risultava essere coinvolto nella vicenda in qualità di intermediario. A suo carico veniva svolta una perquisizione che consentiva di recuperare, all’interno dell’alloggio da lui occupato e annesso al carcere, la somma di 10 mila euro in contanti, ritenuta provento dell’attività di spaccio, oltre a numerosi monili in oro e pietre preziose risultate, poi, di provenienza furtiva.