Dopo aver letto l’articolo pubblicato su un quotidiano il 17 gennaio, intitolato “Rischio amianto? Il primo morto fra 30 anni” ed alla luce delle intercettazioni in esso trascritte, la Segreteria del Partito Democratico di Novi Ligure, esprime la propria preoccupazione in merito alla possibile grave sufficienza con cui, in fase di realizzazione del Terzo Valico, sarebbe trattata la questione amianto; almeno, stando al tenore delle conversazioni intercettate e trascritte dal quotidiano
Se, da un lato, è noto a tutti che sussistono tecniche e macchinari tali da azzerare i rischi per la salute derivanti da amianto, dall’altro è altrettanto evidente che l’intercettazione riportata (la quale parla apertamente del fatto che “la malattia arriva fra trent’anni”) rendono leciti i dubbi, in passato sollevati da varie associazioni ambientaliste, sulle effettive procedure di sicurezza e di messa in sicurezza, adottate da quanti stanno realizzando l’opera, per scongiurare che i nostri territori vengano a subire il medesimo destino patito dalla città di Casale Monferrato per causa della Eternit.
Pur consapevoli del fatto che lo stesso quotidiano La Stampa, in un articolo apparso online il 2 gennaio, ha individuato l’opera del Terzo Valico come strategica a rilanciare il porto di Genova e a contrastare gli effetti negativi che l’apertura del Tunnel del Gottardo ha prodotto nei confronti di esso, la Segreteria del Partito Democratico di Novi Ligure non si limita a chiedere che tale opera – al pari di tutte le opere pubbliche – sia eseguita nel pieno rispetto di tutte le norme di Legge (in particolare di quelle volte a tutelare la salute dei cittadini e a contrastare corruzione ed infiltrazioni mafiose) ma ritiene opportuno che le Procure della Repubblica competenti, alle quali sarà presentato un esposto nei prossimi giorni, facciano gli opportuni approfondimenti sul punto, adottando ogni misura ritenuta utile a scongiurare ogni potenziale effetto per la salute pubblica e perseguendo penalmente quanti dovessero risultare aver violato le Leggi penali dello Stato.
Il Segretario del Circolo PD di Novi Ligure Matteo Morando