“Etica del lavoro, analisi critica, spirito di iniziativa, capacità di comunicare, saper fare domande” queste alcune delle doti richieste, secondo   Roger Abravanel, per ben posizionarsi nell’ambito occupazionale.

La disoccupazione giovanile in Italia, infatti,   ha cause ben più profonde e lontane della crisi economica. Il problema è che i ragazzi italiani non sono preparati al lavoro del Ventunesimo secolo.

E’ il tema centrale affrontato all’interno del libro, scritto a quattro mani da Roger Abravanel e Luca D’Agnese: “La ricreazione è finita. Scegliere la scuola, trovare il lavoro”, edito da Rizzoli. “

L’opera sarà il perno della tavola rotonda, organizzata dal Liceo G.D. Cassini di Sanremo con il direttore didattico Enrica Minori, per stimolare gli spunti di riflessione sul rapporto occupazione cultura, scuola-mondo del lavoro. Partecipano Livio Tomatis, Presidente della Banca Caraglio, Christian Feliciotto, Direttore Hotel Nazionale Sanremo, Enrica Minori. Modera l’imprenditrice Cristina Tumiatti.

Genitori, insegnanti e studenti potranno seguire, direttamente da Roger Abravanel, le argomentazioni e le indicazioni che hanno reso il libro :”La ricreazione è finita” un testo base per meglio comprendere come orientarsi nelle scelte lavorative delle nuove generazioni. Studio si, approfondito ma con profondo senso critico e mediato da esperienze lavorative dirette, anche brevi ma importanti per far esperimentare ai ragazzi   quel reale e quel quotidiano, che rappresenta la sfida del crescere, dell’integrarsi e del rendersi autonomi e quindi adulti consapevoli. “In Italia”-racconta Abravanel-“ ogni anno trovano un posto di lavoro 300.000 giovani. La finalità del libro è fornire una maggiore conoscenza dei nuovi obbiettivi aziendali ed imprenditoriali   per favorire l’ingresso in questo numero.”

 

 

 

Dalla Prefazione.

La Ricreazione è finita.

Quale percorso scolastico scegliere? Perché la laurea non basta più? Quali esperienze extrascolastiche sono più utili? Come trovare il lavoro giusto? Roger Abravanel e Luca D’Agnese rispondono.

La disoccupazione giovanile nel nostro Paese ha cause ben più profonde e lontane della crisi economica. Il problema è che i ragazzi italiani non sono preparati al lavoro del Ventunesimo secolo. E le famiglie, con i loro pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni, sono spesso le prime fabbriche di disoccupati. Quello che i datori di lavoro cercano oggi nei giovani è molto diverso da ciò che volevano cinquant’anni fa: meno “mestiere” e più senso di responsabilità, spirito critico e capacità di comunicare con gli altri. Per questo i genitori non riescono a capirlo. E per questo la scuola e l’università, a parte poche eccezioni, non riescono a insegnarlo. Ma i giovani italiani e le loro famiglie non possono aspettare la riforma epocale di cui l’istruzione italiana avrebbe bisogno. Hanno domande alle quali è urgente dare una risposta. Quale percorso scolastico scegliere? Perché la laurea non basta più? Quali esperienze extrascolastiche sono più utili? Come trovare il lavoro giusto? Come si può correggere il tiro quando il percorso scelto non porta i risultati sperati? Roger Abravanel e Luca D’Agnese, attraverso l’analisi dei dati più significativi sull’istruzione e sull’occupazione, interviste a imprenditori e responsabili delle risorse umane e racconti in presa diretta di tanti ragazzi che “ce l’hanno fatta”, mostrano come questo sia possibile. Si deve provare da soli a costruire il percorso migliore per sé, perché disegnare il proprio futuro si può.

 

Roger Abravanel nasce in Libia da una famiglia ebraica che emigra in Italia negli anni Sessanta. Si laurea in ingegneria chimica al Politecnico di Milano, vincendo il premio di “più giovane ingegnere d’Italia”, dopodiché lavora come ricercatore all’Istituto di Fisica Tecnica del Politecnico. Dal 1972 diventa consulente presso la McKinsey&Co, leader mondiale nella consulenza. Da qui inizia una grande esperienza internazionale presso gli uffici di Parigi, Tokyo, Città del Messico e, infine, direttore dell’ufficio italiano con sede a Milano. Dopo aver lasciato l’azienda per limiti d’età, nel 2006 entra nel consiglio di amministrazione di prestigiose società italiane ed israeliane. Nel 2008 inizia l’attività di saggista e dallo stesso anno è editorialista del «Corriere della Sera». È presidente dell’Insead Council italiano e nel 2010 è stato selezionato tra i “50 Alumni who changed the world”, in occasione del cinquantenario della fondazione dell’INSEAD. Nel 2008 pubblica il best seller Meritocrazia: Quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro paese più ricco e più giusto, edito da Garzanti. Nel 2010, insieme al Ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini, presenta il progetto denominato “Piano nazionale per la qualità e il merito”. Nel 2011 il Governo vara la “Fondazione per il merito” e la legge per aumentare il numero di donne nei CDA delle società quotate, proposte entrambe contenute nel saggio. Sempre per Garzanti pubblica nel 2010 Regole e nel 2012 Italia, cresci o esci. Nel 2015 Rizzoli pubblica La ricreazione è finita.

Luca D’Agnese è stato partner di McKinsey e amministratore delegato di aziende del settore energetico. Attualmente è responsabile di Enel per l’America Latina