Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.
Lette le numerose notizie riguardanti i furti, le truffe ed altri episodi analoghi in danno di persone anziane ma non solo, mi permetto esprimere un mio punto di vista.
In altra occasione avevo espresso la necessita’, a mio parere, di veicolare piu’ capillarmente ed in modo mirato le norme prudenziali atte a prevenire episodi tanto gravi quanto devastanti, dal punto di vista psicologico, per le persone che li subiscono: gli anziani in particolare.
Tanti articoli sui giornali o tanti richiami attraverso i mass media sono utili ma io ritengo non arrivino in modo mirato alle persone piu’ direttamente interessate. Ritengo che parlare per una decina di minuti alle persone piu’ coinvolte dicendo le cose essenziali sia piu’ utile di tanti articoli, non sappiamo quanto e se letti o meno, o avvisi generalizzati, diretti in modo generico a chi li ascolta.
Dove parlarne e chi dovrebbe parlarne?Dove? nelle chiese, ad inizio o a fine funzione contando sulla collaborazione della Curia, nei centri anziani ed in tutti i luoghi dove le persone piu’ a rischio si ritrovano.Chi? Militari dell’arma dei Carabinieri, Poliziotti, Vigili urbani sempre cosi’ pronti e qualificati per loro stessa natura quando ci sono necessita’ di questo genere o attraverso volontari che hanno avuto o hanno esperienza in materia di sicurezza attiva e passiva.
Fattibile? Forse solo impegnativo.