Parole come spade contro il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta e il direttore regionale della sanità Fulvio Moirano.
E’ un Massimo Berutti scatenato quello che giovedì sera ha lanciato pesanti accuse contro la regione Piemonte per aver di fatto cancellato l’ospedale di Tortona dalla geografia sanitaria piemontese riducendolo a poco più che un poliambulatorio.
L’ex sindaco di Tortona e attuale consigliere regionale lo ha fatto durante un pubblico incontro alla sala Romita di cui ieri sera, appena concluso abbiamo riportato le fasi salienti, ma non potevamo ceto ignorare i macigni (e non sassolini nella scarpa) che Berutti ha lanciato contro i tre esponenti del partito democratico.
Un intervento lungo, paziente, suffragato da documenti ufficiali e pacato fino a quando l’ex primo cittadino di Tortona non é sbottato: “C’era un accordo politico per salvare il Dea dell’ospedale di Tortona – ha detto Berutti – e il trasferimento del Punto Nascite non é la causa del declassamento dell’ospedale tortonese, é scritto sui documenti ufficiali. Il 17 aprile 2013 venne stabilito di realizzare un ospedale unico Tortona-Novi su due sedi in un documento ufficiale, confermato il 6 novembre dello stesso anno sull’atto aziendale dell’Asl. Grazie anche a questo documento arrivarono i soldi per ristrutturare la cardiologia e il Pronto Soccorso di Tortona. Sembrava tutto risolto, ma il 5 agosto 2014 con la Giunta PD ecco la mazzata con un documento che cambia tutto. Appena insediati gli uomini della Sinistra hanno deciso di declassare gli ospedali di Tortona e Acqui che prima erano salvi. Guarda caso gli unici due Comuni governati dal Centro destra….”