E’ stato convalidato l’arresto dei tre cittadini marocchini eseguito dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria perché resisi responsabili il 26 marzo di rapina e lesioni personali. Quel giorno, alle 12.45 circa, una gazzella del Radiomobile, mentre percorreva corso Cento Cannoni, notava un giovane, identificato poi in un 19enne, il quale sbracciava per attirare la loro attenzione e chiedeva aiuto perché raccontava di essere stato appena rapinato da quattro persone nei giardini di fronte alla stazione ferroviaria.
Raccontava anche di essere scappato di corsa dagli aggressori per recarsi fino alla caserma dei carabinieri per raccontare l’accaduto, perché privo di cellulare per richiedere l’intervento delle forze di polizia. Salito sulla gazzella, i militari si recavano subito in zona giardini chiedendo l’intervento di altre due gazzelle che giungevano sul posto in brevissimo tempo, intercettando immediatamente tre dei quattro aggressori seduti su una panchina, i quali venivano bloccati e successivamente arrestati. I tre, Fouad Nahed, di 33 anni, Brahim Qibal, di 37 anni, Saibr Raji, di 19 anni, tutti con precedenti di polizia, poco prima e insieme a un quarto complice avevano accerchiato la vittima, minacciandola di morte e costringendola a consegnare loro un giubbotto, un maglione, un berretto di lana, un marsupio contenente quattro euro e persino le scarpe.
Il giovane veniva colpito più volte dai quattro alla testa e sul collo con schiaffi e pugni, cosa che gli impediva di reagire vista l’inferiorità numerica e fisica. Approfittando però di un momento di distrazione riprendeva le sue scarpe, scappando scalzo fino a piazza Garibaldi dove rimetteva le scarpe e correva lungo corso Cento Cannoni finché trovava la pattuglia a cui chiedeva aiuto. I militari quando fermavano i tre riuscivano a recuperare tutti i capi di abbigliamento rubati ma non i quattro euro, motivo per cui venivano arrestati e accompagnati al carcere Cantiello e Gaeta in attesa della convalida del’arresto da parte del GIP di Alessandria intervenuta nel pomeriggio dello stesso 26 marzo.
La vittima nel frattempo si portava al pronto soccorso alessandrino dove veniva curato e dimesso con una prognosi di cinque giorni di cure per cervicalgia a seguito dei colpi ricevuti e per un trauma contusivo a un polso. Le successive indagini dei militari permettevano di identificare anche il quarto uomo che aveva commesso la rapina, ovvero un cittadino marocchino di 28 anni fratello di uno dei tre arrestati, il quale veniva denunciato a piede libero per rapina e lesioni personali.