Il pittore si presenta al suo pubblico con una nuova forma espressiva, contornata da valori diversi, ritraendo il paesaggio, scoprendo nuovi soggetti fra le sue pennellate.
La figura, tracciata sulla tela, riconferma, nelle forme lo stile dai contorni decisi, ravvisato nel colore, mantiene quel suo modo di essere nella sostanza, trasformato nella ricerca, mirando lo sguardo ad orizzonti nuovi, inediti, senza perdere di vista i canoni della pittura tradizionale.
Il suo pennello si riconferma nella vivacità del disegno, traendo figure di spicco, a volte spigolose, come per percorrere e ripercorrere la strada, sempre più difficile, del presente.
Lo studio del colore si è evoluto, ora accostato in un amalgama di cromatismi combinati da un occhio esperto, seppur fermo nei canoni progressisti, pur conservando con costanza il tratto innato della sua personalità.
La sue tele riportano i colori vivaci, sceglie, attraverso l’astrattezza delle figure, i suoi soggetti, ritratti nella forma a lui più naturale.
Il colore è la caratteristica dominante di questo pittore; dalla sua emergono fiori, qualche paesaggio compare nella sua integrità, per confondersi, frammisto ad un cromatismo singolare di tratti, con le ricche tinte, dai più svariati contorni, rimarcati su un abbinamento frammisto fra colore, segno tratto, scelto con accurata attenzione, tale da risultare in perfetta armonia d’insieme.
Il pensiero artistico di Riccardo ha il sopravvento su un animo predisposto alla delicatezza; la sua mano è particolarmente incline nei confronti dei soggetti floreali, abbondanti di tanta sensibilità innata, rivolta piuttosto verso la parte migliore, la più nitida, leggera della natura.
I contorni brevi, intinti nel cromatismo, ricordano la mano dei migliori espressionisti francesi, il cui tocco nasce principalmente da una forza interiore, ov’è l’energia a vincere, a coinvolgere, anzi supera ogni segno rimarcato della realtà.
La sua vivace tavolozza si staglia, a volte, in figure soggettive, di forte impulso incontrollato, quasi a sottolineare la mano dei grandi della pittura.
L’opera tutta, intravista in ogni suo particolare, anche dalle sembianze insignificanti parla d’arte, quell’arte scaturita con sincera spontaneità, quasi condotta da una forza interiore, come quella di Riccardo Rini.
Franco Montaldo