Vorremmo esprimere la nostra soddisfazione per le novità riguardanti i Siti Rete Natura 2000 (istituiti dalla Ue su tutto il territorio dell’Unione per la conservazione della biodiversità) della Val Borbera, vale a dire il SIC (Sito di Importanza Comunitaria) delle Strette della Val Borbera, il SIC Massiccio dell’ Antola, M.te Carmo, M.te Legnà, e la ZPS (Zona di Protezione Speciale) Dorsale Monte Ebro e Monte Chiappo, la gestione dei quali sarà a breve affidata (se i procedimenti in corso andranno a buon fine come sembra ormai altamente probabile) all’Ente di gestione delle aree protette dell’Appennino piemontese (ex Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo).
La presenza attiva dell’Ente Parco colma un vuoto amministrativo che bloccava le molte opportunità offerte dai Siti Natura 2000 in termini di investimenti anche economici in progetti di gestione e miglioramento dei pascoli e dei boschi sul modello di quanto già sta avvenendo nei territori inclusi nel Parco. Inoltre, la presenza di un Ente gestore, che lavorerà in stretta collaborazione con associazioni e abitanti del territorio, permetterà una migliore valorizzazione delle caratteristiche di pregio naturalistico e ambientale delle aree in questione con un significativo ritorno anche in termini di promozione e frequentazione turistica. A fronte di ciò non sono previste limitazioni o vincoli diversi da quelli già stabiliti a norma di legge.
Osserviamo inoltre che due dei Siti Rete Natura 2000 della val Borbera confinano con altre aree tutelate, come il SIC val Boreca – Monte Lesima (PC), il Parco dell’Antola (GE) e l’istituenda riserva naturale Le Torraie – Monte Lesima (PV), creando un’estesa area di pregio ambientale che, in prospettiva, potrebbe dar vita a interessanti sinergie nella direzione da noi sempre auspicata di una valorizzazione ambientale, naturalistica e agro-pastorale del territorio.
Comitato per il territorio delle Quattro Province