Due appuntamenti organizzati dal Cissaca per sensibilizzare le famiglie e le persone che potrebbero fornire accoglienza a minori stranieri non accompagnati: si terranno martedì 16 febbraio alle ore 17 presso la Moschea di Alessandria (Via Verona 72) alla presenza di un mediatore culturale arabo, e giovedì 18 febbraio alle ore 17 alla Casa di Quartiere, in Via Verona 116, con i mediatori arabi e albanesi.
Gli incontri sono diretti in modo particolare a chi ha già vissuto l’esperienza dell’immigrazione e vuole portare aiuto concreto e sostegno a ragazzi stranieri appena arrivati nel nostro Paese, ma anche a chi vuole semplicemente approfondire – senza alcun impegno – l’argomento, attraverso le testimonianze di chi ha già sperimentato il percorso in passato.
I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI sOINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATIono quei minori stranieri che si trovano in Italia privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per loro legalmente responsabili. Nella nostra realtà sono in maggioranza ragazzi di età compresa tra i 15/16 e i 17 anni, in prevalenza di sesso maschile, provenienti dall’est europeo o dall’Africa. Tali minori si trovano a vivere il processo di migrazione senza la presenza della loro famiglia, e pertanto sarebbe utile, per una loro migliore integrazione nel territorio, l’inserimento in un contesto famigliare ed educativo stabile (di solito sono inseriti in comunità).
L’AFFIDO FAMIGLIARE ETNICO è dunque l’accoglienza che una famiglia o persone singole, immigrate o italiane, possono offrire a questi giovani, con l’obiettivo di garantire loro uno spazio sicuro di crescita e integrazione.
Nel corso dei due incontri si parlerà di affido etnico e, soprattutto, si ascolteranno le esperienze di famiglie e ragazzi che hanno fatto questo percorso. Saranno presenti gli operatori sociali e i mediatori, che aiuteranno a conoscere meglio da vicino che cos’è l’affido etnico.
Chi è interessato a sperimentarsi nel ruolo di affidatario, sarà invitato a intraprendere un percorso di conoscenza, partecipando ad alcuni incontri collettivi e colloqui individuali di approfondimento con gli operatori del servizio sociale. Oltre a prevedere un approfondimento del tema e una conoscenza dell’ambiente in cui verrà inserito il minore, tale percorso è strutturato in modo da costruire anche una relazione di fiducia e collaborazione, necessaria ad attivare progetti di affidamento improntati su un continuo confronto, per garantire al ragazzo/a e alla famiglia/persona singola che lo accoglie un sostegno completo.
Per l’affidatario è previsto un rimborso spese mensile, finalizzato a garantire al minore una risposta adeguata ai suoi bisogni.
Per saperne di più:
Contattare il servizio sociale:
Dott.ssa Tiziana Piras tel. 0131 229701
Dott.ssa Mariaelena Rigobello tel. 0131 229762
Mediatrice Culturale Kudrete Keci tel. 0131 515677
Mediatore Culturale Ahmed Osman tel. 3333712733