Quest’anno il Giorno del Ricordo è stato organizzato dall’amministrazione comunale pensando sopratutto ai giovani. Per gli studenti delle scuole è stato messo in scena alle ore 9, al Teatro Municipale uno spettacolo dal titolo Naufraghi nella tempesta della Pace – storie e memorie dei profughi della Venezia Giulia e dell’Istria.
Dopo il saluto dell’assessore alla Pubblica Istruzione Ornella Caprioglio e la breve prolusione di Mauro Bonelli, gli studenti hanno seguito con interesse i bravissimi attori che attraverso testimonianze e documenti sono riusciti ad esprimere il dolore, le paure e le speranze degli italiani che hanno vissuto quel tragico periodo.
Terminata la rappresentazione, gli studenti sono stati trasferiti ai giardini situati all’angolo tra viale delle Foibe e viale Giolitti per partecipare alla cerimonia ufficiale. Erano presenti, oltre agli studenti e ai loro professori, Sua Eccellenza il Vescovo Alceste Catella, il Dirigente dell’Istituto Comprensivo Negri, Emanuela Cavalli, il Dirigente dell’Istituto Superiore Balbo, Riccardo Calvo, alcuni membri delle associazioni d’Arma, alcune autorità civili e militari, il Vice-sindaco, il Vice-Presidente del Consiglio Comunale, l’Assessore alla Pubblica Istruzione, alcuni consiglieri comunali e un gruppo di cittadini.
Il Sindaco Titti Palazzetti ha scoperto la lapide su cui è riportata la frase In memoria degli Italiani uccisi nelle foibe e degli esuli istriani, Giuliani, Dalmati vittime di un regime totalitario e di uno spietato odio etnico, 1943-1947 affinché il ricordo del loro eccidio e della loro persecuzione rafforzi in noi l’impegno quotidiano a tutela, sempre ed ovunque, dei diritti umani e della pace – i cittadini di Casale Monferrato; è stata deposta una corona d’alloro a nome della cittadinanza.
Il Sindaco ha rievocato il complesso contesto storico in cui avvennero i tragici eccidi e le persecuzioni contro gli italiani d’Istria sottolineando come qualsiasi regime totalitario tende ad eliminare il “diverso” qualunque sia la diversità di religione, di nazionalità, di lingua, di fede politica e come nessun regime totalitario, qualunque sia l’ideale che lo sostiene, sia immune dalla barbarie della violenza e della sopraffazione: È necessario far luce su tutte le pagine della nostra storia , riconoscere le luci e le ombre, le responsabilità di ogni parte e trarne l’insegnamento che la democrazia è indispensabile per garantire il rispetto dei diritti umani e la pace. Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia le barbarie dell’uomo per non ripeterle.
Mons. Vescovo ha sottolineato l’importanza di condividere tutti insieme sia la giornata della memoria sia il giorno del ricordo; la violenza contro l’uomo non fu solo eliminazione fisica ma fu anche volontà di umiliare denigrare e cancellare l’identità della persona, ridurre l’uomo ad un numero e farne sparire anche il ricordo. Al termine della cerimonia, è stato intonato dai presenti l’Inno d’Italia.