Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.
Letto l’articolo “Bardone non esclude il ricorso al Consiglio di Stato…….” farei due considerazioni.

La prima: ricorrere oggi e’ ininfluente all’atto pratico ma non farlo sarebbe letto come un tacito assenso a tutto cio’ che e’ ormai accaduto ed accadra’. Qualche sindaco ha dimenticato che il non aver presentato entro la scadenza prevista nel maggio del 2013 il ricorso al Tar ha avuto come conseguenza che: – Tortona ha di fatto rinunciato al legittimo, giuridicamente, diritto di esporre davanti al Tar le ragioni del dissenso inerente il piano sanitario. Era un’opportunita’ che solo allora si poteva vantare, ed ottenere in forza del diritto, mentre i successivi ricorsi potevano, come e’ accaduto, essere respinti senza nemmeno giustificarne piu’ di tanto il motivo.

Io pero’ pongo la domanda: chi poteva legittimamente presentare il ricorso nel maggio 2013?  Il sindaco Berruti senz’altro, l’opposizione o un qualsiasi Sindaco del Tortonese aveva tale diritto in forza di legge? Domanda banale?  Prima direi di accertare chi non ha fatto cosa e perche’.E’ stato strategico autoescludersi dal tavolo del tribunale regionale? Sarebbe interessante capire la strategia che illuminato la giunta Berruti ed eventualmente anche gli altri amministratori locali e l’opposizione in quel frangente. Per qualche Sindaco probabilmente e’ stato strategico ma in concreto e’ stata la mossa che ha garantito a Chiamparino oggi e Cota ieri, con Saitta e Cavallera, la piena legittimita’ ad andare avanti con il loro progetto senza doversi ne curare ne preoccupare dei mal di pancia Tortonesi ed Acquesi. La prima cosa che verra’ opposta ai sindaci, comitati ecc. e’ che la legge non “ammette ignoranza”. Forse leggere le carte non e’ il punto forte degli amministratori pubblici: illuminazione della  rotonda di Torregarofoli ai tempi del sindaco Berruti docet, O ci siamo dimenticati di quell’esilarante querelle?.
Domanda: le carte le legge qualcuno? Se si, cosa ha letto? O c’e’ dell’altro?

La seconda: il fatto che Bardone ormai parli apertamente tutti i giorni “del nuovo ospedale unico” rafforza in me la certezza che, al di la dell’eventuale ricorso sopracitato e dei distinguo, si ritenga ormai persa definitivamente la partita per l’attuale struttura.Ed allora riterrei che presentarsi con un progetto organizzato e strutturato al futuro tavolo politico e tecnico, come scritto precedentemente, sia il primo passo per portarsi un metro avanti rispetto agli altri comuni interessati. In alternativa saremmo costretti a raccogliere altre briciole di nessuna utilita’ pratica per il nostro territorio come la direzione dell’Asl.
A meno che non si ritenga che detta direzione sia la giusta contropartita alla chiusura del nostro ospedale.
Quanto poi al sig. Berruti ed ai tagli dei costi in sede regionale, io direi che non di costi della politica regionale si tratta ma di costi che i cittadini sostengono per mantenere la politica regionale, comunale e generale. Ritengo che parlare di costi della politica non significhi nulla mentre parlare di costi che i cittadini sostengono per la politica serva ad individuare con certezza chi “fa cosa e per chi”.

I cittadini pagano ed i politici ne beneficiano anche senza magari produrre risultati di alcun tipo spesso e volentieri o compiere atti di nessuna valenza strategica o non compierli nemmeno.   Quindi direi che oggi e’ indirettamente partecipe, come opposizione, ai tagli che la giunta Chiamparino attua mentre allora poteva forse essere, se le contestazioni del mef sono definitive, il legittimo censore dei famosi “premi” al personale.

A proposito: a che punto siamo?

Cordialita’

Lettera Firmata