I Commercianti tortonesi sono un po’ delusi sull’andamento dei saldi. A due settimane dall’inizio delle svendite invernali, a fare un bilancio iniziale è l’Unione Commercianti di Tortona. “I saldi quest’anno – recita una nota diffusa dall’Unione Commercianti di Tortona – sono partiti con slancio nei primi giorni e hanno portato un discreto movimento in città ma oggi stanno andando al rilento.”
“Sarà per il clima davvero anomalo, con l’ inverno che ancora non sembra intenzionato ad arrivare – aggiungono all’Unione – sarà la crisi che ha reso comunque più prudenti i consumatori, ma la stagione dei saldi, stavolta, sembra andare decisamente a rilento. Certo è ancora presto, che in fondo, gli sconti “certificati” sono iniziati da meno di 10 giorni, tuttavia, anche ieri di file alle casse dei negozi non se n’è viste proprio. In realtà, di gente nei negozi ne è entrata, ma spesso, come in realtà avviene di norma nei primi giorni dei saldi, per compiere quel che si definisce “giro di ricognizione”, ovvero, guardare i prezzi, le taglie e tutto il resto.”
“È decisamente presto per fare bilanci di sorta – dicono alla sede dell’Unicom i – i saldi sono appena iniziati e nessuno dei nostri associati è in grado di fare anche previsioni . Certamente le condizioni climatiche, decisamente primaverili, non sono venute incontro ai commercianti di abbigliamento e calzature. A questo, si aggiunge la situazione economica, stagnante in un territorio come il nostro, dove le opportunità di nuova occupazione sono sempre ridotte e così anche il potere d’acquisto delle famiglie»
Il presidente Orlando De Luca analizza anche un altro elemento: «Purtroppo ormai da qualche anno anche coloro che possiedono un reddito garantito hanno ridotto i consumi e, inutile far finta di nulla, anche le tredicesime che prima della crisi erano destinate ai regali di Natale e ai saldi, adesso vanno via in imposte, bollette e spese correnti. Però la fiducia da parte dei commercianti non manca: stiamo facendo di tutto per invogliare agli acquisti».
“Dal nostro punto di vista – conclude De Luca – il 5 gennaio è una data troppo anticipata per l’avvio dei saldi invernali, lo osserviamo da anni , per il commerciante lavorare su una stagione più lunga permetterebbe di attuare politiche di prezzo che alla lunga avvantaggerebbero anche il consumatore. Comunque, per quest’anno speriamo che i saldi ci aiutino a recuperare l’invenduta sui capi spalla, ovvero sugli articoli che sin qui sono stati più trascurati negli acquisti”.
19 gennaio 2016