Due caldaie che non funzionano correttamente, in due zone diverse della città di Alessandria nell’arco di 24 ore che sprigionano il monossido di carbonio e mettono a rischio la vita delle persone presenti. Una signora se l’é cavata con una leggera intossicazione, un uomo é in fin di vita e il suo cane é deceduto. Questo il bilancio di due episodi che si sono verificati nella giornata di sabato.
Il più grave si é verificato sabato pomeriggio, poco dopo le 18 in via Tonso, nel quartiere Pista all’interno di un abitazione in cui si trovava un uomo che é stato salvato per miracolo dai Vigili del fuoco di Alessandria.
Quando i pompieri sono entrati nell’alloggio e si sono immediatamente resi conto che la caldaia aveva consumato tutto l’ossigeno, infatti, hanno trovato un cane ormai deceduto e un uomo di 48 anni che era più morto che vivo, Subito lo hanno consegnato ai soccorritori del 118 che lo hanno rianimato e trasportato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Alessandria.
Le sue condizioni, quando é giunto al nosocomio, erano gravi e l’uomo é stato dichiarato in prognosi riservata.
Venerdì sera, sempre in Alessandria, un altro caso di intossicazione da monossido: poco dopo le 20,30 in via Santa Maria di Castello. Sono rimaste coinvolte due donne, madre e figlia, entrambe adulte. La madre è stata ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Novara mentre la figlia ha una prognosi di 3 giorni. All’origine dell’intossicazione probabilmente il malfunzionamento di una caldaia a gas metano.
9 gennaio 2016