Cronaca di una conferenza stampa a cui, a quanto pare, non siamo stati invitati (perché non graditi?) ma alla quale ci siamo presentati lo stesso, scatenando momenti di tensione, visto che, i dipendenti del Comune di Tortona, hanno preannunciato un possibile esposto anche nei nostri confronti.
La conferenza stampa è quella convocata dai sindacati e dalle Rsu dei dipendenti comunali di cui trattiamo ampiamente in un altro articolo.
Qui volgiamo soffermarci su alcuni particolari che ci hanno lasciato di stucco.
Ma andiamo con ordine: sono le 17 e puntuali come sempre, insieme a una collega, raggiungiamo la sala Romita del Comune di Tortona.
Sul tavolo, al quale non era seduto nessuno, alcune magliette con delle scritte. Ci avviciniamo per leggerle e accanto a loro anche la copia del Comunicato stampa che verrà divulgato dopo. Iniziamo a leggerlo quando all’improvviso si avvicina una dipendente del Comune con la quale fino a qualche tempo fa eravamo in buoni rapporti: “Questo non è da leggere – dice togliendocelo bruscamente – e tu non eri nemmeno invitato!”
Una rivelazione! A dire il vero, il pensiero di non essere graditi, ci aveva sfiorato quando, parlando con un collega che ci aveva dato appuntamento per la conferenza stampa in programma in municipio, siamo caduti dalle nuvole. Poi, però, abbiamo optato per la buona fede: “probabilmente l’email non è arrivata – abbiamo pensato – capita. Meno male che il collega ci ha avvisato.”
Inizia la conferenza stampa e Paola Bisio si scuserà in quanto quello che stavamo leggendo non era il comunicato stampa definitivo.
In quello finale leggiamo testualmente: “valuteremo per un eventuale esposto nei confronti del giornale on-line (ci scusino i lettori ma riportiamo esattamente la parola scritta nel comunicato anche sappiamo che si scrive diversamente…) e dell’assessore al personale per le ripetute parole e affermazioni offensive usate nei nostri confronti.”
A quel punto prendiamo la parola e illustriamo agli 8 sindacalisti presenti cosa è accaduto.
“Innanzi tutto – spieghiamo con tono deciso – visto che l’unico giornale online che ha pubblicato di recente articoli sul personale siamo stati noi, ci saremmo aspettati citaste almeno il nome, ma poco importa. Tortona è una città piccola, tutti si conoscono, per cui qualcuno ha visto alcuni dipendenti comunali al bar in orario d’ufficio più di una volta e ce lo ha segnalato. Noi non abbiamo fatto altro che evidenziare il problema chiedendo pubblicamente al Comune di Tortona se tutti i dipendenti al bar avessero rispettato le norme, cioè richiesta di permesso scritto e timbratura del cartellino, perché era questo il problema sollevato da alcuni lettori che ci hanno segnalato il fatto. Il Comune non ha mai risposto a questo quesito, se volete farlo voi.…”
I sindacalisti, però hanno rifiutato, così come hanno rifiutato di precisare la vicenda dei 631 mila euro dovuti alle casse comunali secondo la relazione del Mef.
“Noi abbiamo scritto che questa era la cifra da restituire – spieghiamo ai dipendenti comunali presenti – perché abbiamo letto così la relazione, se non l’abbiamo interpretata bene e ci siamo sbagliati, scriveteci chiaramente che questi soldi non vanno restituiti.”
Ma anche in questo caso niente.
Visto che nel comunicato stampa i sindacati fanno diverse denunce di cose che no vanno, abbiamo colto la palla al balzo per chiedendo loro di mandarci per email, l’elenco dei locali comunali che secondo il comunicato diffuso non sono a norma di legge e dove, invece, loro esercitano ugualmente l’attività lavorativa, con la promessa di pubblicarlo ben volentieri.
Ci arriverà? Mah…….
26 ottobre 2015