Non tutti i mali vengono per nuocere. E, del resto, le storie migliori sono sempre quelle che iniziano con un forte scambio di opinioni. O, più propriamente con un confronto costruttivo, giocato su toni talvolta accesi, ma pur sempre corretti. “Finalmente pace fatta fra Crevit e i consumatori italiani”.
Il lieto fine arriva a un anno esatto di distanza dal celebre caso mediatico che aveva visto la moneta complementare più pubblicizzata d’Italia – Crevit, per l’appunto – da un lato, e l’Unione Nazionale Consumatori Piemonte dall’altro, intente a dar vita a una singolar tenzone che ha tenuto banco sui principali organi d’informazione nazionali lungo l’intero autunno del 2014, basata sul fenomeno dell’avvento in Italia dei cosiddetti, nuovi circuiti di mutuo credito, sul quale non esiste tuttora una letteratura giuridica ed esperienziale a essi dedicata.
Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima e più antica nonché autorevole associazione consumeristica italiana, che annovera tra i propri
testimonial anche personalità di primo piano di indubbio valore umano e professionale, quali Bruno Vespa e Antonio Lubrano.
Patrizia Polliotto è un autorevole avvocato – caso unico in Italia – ad aver saputo coniugare l’esigenza di mediazione e dialogo tra poteri forti e le masse, per via dei ruoli di primo piano che riveste con successo in ambedue gli ambiti di competenza: i quali, seppur spesso agli antipodi, hanno trovato in lei il giusto anello di congiunzione.
Componente del Comitato di Gestione della Compagnia di San Paolo (Azionista di maggioranza relativa del Gruppo Intesa San Paolo), nonché del Board di F.S.U. (Finanziaria Sviluppo Utilities, holding cui fa capo il colosso italiano dell’energia Iren S.p.A.), Patrizia Polliotto interviene nuovamente su Crevit.
“In un momento storico sempre più dominato dalla spettacolarizzazione del contrasto fine a se stesso, possiamo asserire con grande piacere che, finalmente, non sempre gli attori del mercato e i paladini dei consumatori siano entità necessariamente contrapposte. Il buon senso sta nel saper individuare un punto di accordo per fare bene e meglio di prima”, spiega il noto legale.
le parti tesi a chiarire per cittadini privati e PMI i reali, benefici effetti della nuova moneta complementare italiana – oggi sono lieta di sancire la partnership nata tra la nostra associazione consumeristica e l’azienda mediaticamente più nota in termini di moneta complementare”.
Per poi proseguire: “Oggi Crevit ha superato con successo tutte le complesse e approfondite fasi di analisi e verifica del cosiddetto “Progetto Consumer Friendly”: il fiore all’occhiello di UNC. In sostanza, come altre aziende di differenti settori merceologici, Crevit ha scelto di sottoporre al vaglio dei legali e dei tecnici di UNC stessa la propria modulistica contrattuale rivolta a privati e aziende. Ci è voluto un anno intero per riformularli ex novo, in un’ottica di maggior tutela e appetibilità per i consumatori. Ma ci siamo riusciti”.
E c’è di più: “Così facendo, grazie alla disponibilità e la trasparenza mostrata dal CEO di Crevit, Marco Melega, e dello Staff di comunicazione dello stesso, guidato dall’Agenzia Zelaschi di Bergamo quale Ufficio Stampa dell’Azienda, siamo riusciti a dare a Crevit il giusto strumento, senza privare di fatto il consumatore di uno strumento di business e sviluppo – oggi concretamente sicuro, testato e affidabile – con cui sopperire in modo nuovo alla crescente carenza di liquidità”, conclude l’Avvocato Patrizia Polliotto.