Feneal Uil Piemonte, Filca Cisl Piemonte e Fillea Cgil Piemonte proclamano lo stato di agitazione e la mobilitazione dei lavoratori del comparto manutenzioni autostradali del Piemonte, al fine di ottenere essenziali modifiche alla Legge Delega Appalti, approvata in Senato e prevista in discussione alla Camera in questi giorni con previsione di approvazione nel mese di settembre 2015.
Oltre alle assemblee nei luoghi di lavoro, verrà proclamato uno sciopero per le aziende interessate con una manifestazione Regionale da tenersi nella prossima settimana.
Se il disegno di legge verrà integralmente approvato implicherà l’obbligo per i concessionari di affidare il 100% dei lavori e dei servizi in gara a terzi, prevedendo un periodo transitorio di adeguamento di soli 12 mesi.
Questo comporterà inevitabilmente la perdita delle professionalità presenti nel comparto manutenzione e progettazione delle autostrade e di conseguenza il peggioramento della qualità e sicurezza e dei tempi di realizzazione dei lavori autostradali.
A livello occupazionale l’impatto più devastante si avrà in Piemonte dove sono a rischio oltre 2000 posti di lavoro che interessano figure altamente professionalizzate, di questi almeno 900 del solo comparto edile piemontese.
L’impatto di tali scelte, oltre ad aumentare il già cospicuo numero di disoccupati, favorirà l’elusione contributiva e retributiva, genererà insicurezza per gli utenti della rete autostradale ed
impatterà pesantemente sulle economie locali delle aree interessate.
Le organizzazioni sindacali chiedono di escludere dall’obbligo le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e i servizi di progettazione, inserire clausole sociali per la stabilità dei lavoratori anche per gli appalti di cui al comma VV e di superare la norma dei 12 mesi delegando il Governo a prevedere il tempo di transizione in relazione alle professionalità ed ai tempi di scadenza delle concessioni.
Inoltre non è stata presa in considerazione nessuna misura volta ad attenuare l’impatto di questa legge sull’occupazione, condannando di fatto al licenziamento un numero di lavoratori superiore alle 3000 unità in ambito nazionale.
Per scongiurare questo scenario , i lavoratori del comparto, Feneal Uil Piemonte e Fillea Cgil Piemonte chiedono l’intervento dei Parlamentari, delle Prefetture, degli enti locali e della Regione Piemonte, affinchè si facciano portavoce presso il Governo della situazione di disagio evidenziata e conseguentemente modificare, nel corso dell’iter parlamentare, i commi relativi a tali norme.
Cgil, Cisl e Uil
1 agosto 2015
Il documento è stato letto nella seduta del Consiglio comunale di Tortona