I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Hassan Toukhami,di 30 anni, e Hicham Hailass, di 27 anni, entrambi cittadini marocchini domiciliati in città, , il primo già sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale e il secondo già sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Alessandria.
Veniva denunciato per lo stesso reato un altro cittadino marocchino di 30 anni, mentre Toukhami veniva anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. La sera del 29 luglio, alle 20.00 circa, giungeva una telefonata anonima al 112 che segnalava un’attività di spaccio di stupefacenti in via Gandolfi effettuata da alcuni cittadini marocchini, indicando anche in maniera molto precisa l’abitazione in cui avvenivano i fatti. La centrale operativa comunicava la notizia alla pattuglia del Cristo che ben conosceva i soggetti coinvolti nell’eventuale spaccio, proprio perché con precedenti specifici a carico, cosa che rendeva credibile l’informazione fornita dall’anonimo interlocutore.
Tra l’altro, Hailass era già ben conosciuto perché era stato arrestato il 9 giugno sempre per stupefacenti e posto agli arresti domiciliari proprio in quella casa in attesa della convalida. Quando l’11 giugno i militari del Cristo erano andati a prenderlo a casa per portarlo in udienza, inizialmente non apriva la porta perché stava ancora dormendo pur essendo le 12.30, riferendo anche che era stato disturbato e che doveva ancora fare colazione e non poteva seguirli.
Ma dopo che i militari gli ordinavano di aprire immediatamente la porta, la apriva scagliando contro di loro un attaccapanni motivo per cui veniva immobilizzato e ammanettato per essere poi portato in udienza. La sera del 29 luglio invece veniva organizzato un servizio che oltre alla pattuglia del Cristo vedeva impegnate una pattuglia del Radiomobile e la pattuglia di San Salvatore giunte rapidamente in supporto per effettuare la perquisizione.
Si recavano quindi presso l’abitazione indicata al fine di verificare la notizia anonima e, arrivati davanti all’abitazione e fatta aprire la porta di casa, dentro trovavano tre persone, ovvero i due arrestati e il denunciato. Il Toukhami aveva in mano una bottiglia di birra che brandiva minacciosamente verso i militari, mimando il segno di romperla per terra per poi usarla contro di loro, minacciando di ammazzarli, ma venendo immediatamente bloccato e disarmato. I militari iniziavano la perquisizione nell’abitazione e sempre il Toukhami, credendo di non essere visto, prendeva dal marsupio che aveva addosso due involucri e li gettava dalla finestra, immediatamente recuperati da un militare che era sotto le finestre della casa proprio per controllare che non venissero commessi gesti del genere.
Recuperati i due involucri contenenti stupefacenti, veniva trovata altra droga in tutta la casa per un totale di 9,2 grammi di cocaina, 5 grammi circa di eroina e 6,5 grammi di hashish, mentre nel marsupio di Toukhami veniva rinvenuta la somma di 1775 euro in banconote da 5, 10, 20 e 50 euro. Considerato che nessuno dei tre svolge alcuna attività lavorativa, che sono pluripregiudicati, pericolosi per la sicurezza pubblica e già sottoposti a misure di prevenzione e cautelari che violano continuamente, che sono irregolari sul territorio italiano e che vivono in una casa di proprietà dell’ATC occupata abusivamente, motivo per il quale erano già stati denunciati in passato, i due venivano arrestati mentre il terzo denunciato per stupefacenti e il Toukhami anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
La droga e i soldi venivano sequestrati e nell’alloggio venivano trovate anche 4 katane per le quali si stanno valutando i provvedimenti da assumere in materia di armi. I due arrestati venivano trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Alessandria in attesa della convalida dell’atto e del giudizio direttissimo svoltosi nella mattinata del 31 luglio e conclusosi con la condanna di Toukhami a 1 anno e 10 mesi di reclusione mentre per Hailass la condanna era di 1 anno e 8 mesi di reclusione. Entrambi venivano immediatamente scarcerati e per entrambi veniva applicata la misura cautelare del divieto di ritorno nella provincia di Alessandria.
1 agosto 2015