I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per rapina aggravata, lesioni personali, violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale, detenzione ai fini di spaccio di stupefacente, violazione delle norme sull’immigrazione e possesso di oggetti atti ad offendere Mohammed Adil Meslouhi, cittadino marocchino di 41 anni, pregiudicato.
La vicenda aveva inizio alle 22.00 circa del 27 luglio quando una gazzella del Radiomobile interveniva presso i giardini pubblici di viale Repubblica dove una 20enne nigeriana riferiva che un marocchino le aveva chiesto un rapporto sessuale pattuendo con lei il prezzo, ma dopo tale rapporto consumato dietro un cespuglio dei giardini, non solo non pagava la prestazione ma la spintonava facendola cadere per terra e la colpiva con una sbarra di ferro procurandole delle lesioni al labbro superiore poi curate al pronto soccorso e giudicate guaribili con cinque giorni di cure. Immediatamente le strappava la borsetta di mano prendendo il denaro contenuto ovvero 80 euro e gettava la borsa per terra, scappando su una bicicletta facendo perdere le proprie tracce. Dopo tale fatto la donna si recava nella zona di via Silvio Pellico dove si prostituisce insieme a un’altra 20enne pure lei nigeriana. La donna che aveva subito la rapina, alle 01.50 circa del 28 luglio notava il marocchino che l’aveva aggredita che in bicicletta si avvicinava alla sua amica e per telefono la avvisava delle probabili intenzioni dell’uomo. La seconda nigeriana saputo chi era il marocchino lo intratteneva a parlare contrattando il prezzo della prestazione, ma l’uomo tirava fuori una sbarra di ferro, poi risultata la stessa del primo evento e della lunghezza di 17 centimetri, e le chiedeva delle sigarette. Proprio in quel momento, prima che potesse degenerare la situazione, giungevano velocissime due gazzelle del Radiomobile allertate tramite il 112 dalla prima donna. Il marocchino viste le macchine dei carabinieri gettava per terra il pezzo di ferro e si dava alla fuga a piedi, nascondendosi all’interno delle siepi di piazza Villa. Mai perso di vista dai militari, veniva raggiunto e fatto uscire dalle siepi, mentre la sbarra di ferro veniva recuperata nei pressi. Perquisito sul posto, veniva trovato in possesso di sei pezzi di hashish per un peso complessivo di circa 13 grammi, motivi per i quali veniva ammanettato e fatto salire sul’auto di servizio. Giunto in caserma, l’uomo cercava di aggredire i militari, minacciandoli di morte motivo per cui veniva immediatamente accompagnato nella camera di sicurezza per evitare che potesse creare ulteriore pericolo. Lo stupefacente e la sbarra di ferro venivano sequestrate, mentre l’uomo, risultato clandestino e privo di lavoro, veniva arrestato per la rapina commessa, per resistenza a pubblico ufficiale, per la detenzione dello stupefacente e il porto dell’arma impropria, per la violazione delle norme sull’immigrazione e anche per violenza sessuale perché il rapporto sessuale era stato prestato solo dopo averne pattuito il pagamento che non veniva effettuato perché la donna era stata fatta oggetto di violenza da parte sua proprio per non pagare la prestazione e per rapinarla del denaro. Veniva così portato nel carcere Cantiello e Gaeta in attesa della convalida dell’atto avvenuta nella mattina del 30 luglio e per il 41enne veniva applicata la misura della custodia cautelare in carcere in attesa del processo.