“Agli 8 profughi già presenti a Tortona se ne aggiungeranno altri 6 ma tutto sarà gestito dalla Cooperativa Borsalino” queste le parole che Luisa Iotti, dirigente dei Servizi alla Persona del Comune di Tortona nonché Referente della Prefettura per la questione legata all’immigrazione e ai Servizi sociali, ha pronunciato giovedì pomeriggio davanti alla Commissione Capigruppo, alla presenza anche del sindaco Gianluca Bardone.
Abbiamo provato a digitare su Google “Cooperativa Borsalino” prima “Cooperativa Borsalino Alessandria” poi e “Cooperativa Borsalino Tortona” ma in tutti i casi della “Cooperativa Borsalino” non abbiamo trovato traccia.
Abbiamo trovato invece la “Cooperativa Geat” con sede in corso Teresio Borsalino ad Alessandria.
Probabilmente la Iotti intendeva quella Cooperativa. O almeno così dovrebbe essere. A meno che non sia “L’IPAB Soggiorno Borsalino” sempre di Alessandria. Oppure è la Cooperativa Sociale Bios srl, con sede in corso Teresio Borsalino 54 ad Alessandria?
Premesso che da una dirigente comunale ci saremmo aspettati maggior precisione, quello che ci ha colpiti non è tanto la grossolanità con cui è stata archiviata la questione, ma il fatto che nessuno tra i presenti – sindaco compreso – abbia sollevato qualche eccezione, dando per scontato che la “Cooperativa Borsalino” esista davvero.
Probabilmente nessuno lo sapeva. Tutti hanno dato per “buone” le parole della dirigente, fidandosi delle sue dichiarazioni.
Nessuno ha interrotto la Iotti facendole presente che stava dando un’informazione errata ai giornalisti che stavano ascoltando.
“Quisquiglie” potrebbe pensare qualcuno, ma non è così, perché pochi minuti prima il sindaco Gianluca Bardone, aveva interrotto il comandante dei Vigili Urbani Orazio di Stefano che stava spiegando la vicenda dei 7 stranieri accolti al Dormitorio, invitandolo a “fare attenzione a quel che dice perché sono presenti i giornalisti.”
Due pesi due misure?
24 luglio 2015