e io non pago - qAccusati di falso, padre e figlio residenti a Bassignana, perché dal 2006, secondo quanto emerso dai carabinieri, viaggiano tranquillamente con l’auto senza assicurazione o meglio con l’assicurazione falsificate. Quello che suscita scalpore in questa Italia alla rovescio, però, è che nessuno, in 9 anni, se ne sia accorto.

Possibile che chiunque, all’improvviso, possa evitare di pagare l’assicurazione dell’auto e possa farla franca per 9 anni perché controlla?

Eppure a quanto pare, esiste una banca dati nazionale aggiornata con tutte le auto in regola con l’assicurazioe obbligatoria e quelle invece “fuorilegge” ed esistono apparecchiature elettroniche in grado di “leggere” la targa e tramite sistema informatico collegato al database nazionale, sapere se un’auto è il regola col tagliando assicurativo.

Evidentemente la provincia di Alessandria è sprovvista di queste apparecchiature, oppure i proprietari dell’auto, oltre a non essere mai stati fermati dalle forze dell’ordine, hanno avuto la fortuna di non essere tracciati.

Ma se anche così fosse, possibile che in 9 anni, tra chi deve effettuare la revisione biennale dell’auto, o la stessa società assicurativa che dovrebbe informare gli organi preposti quando qualcuno smette di pagare l’assicurazione, o qualcuno tra l miriade di controllori che (teoricamente) abbiamo in Italia, nessuno se ne sia accorto?

E la tassa automobilistica era in regola oppure anche per quella, per 9 anni nessuno ha controllato?

Domande destinate a rimanere senza risposta nell’episodio avvenuto alcuni giorni fa quando i Carabinieri della Stazione di Bassignana hanno denunciato per uso di atto falso un cittadino italiano di 76 anni e per falsità materiale commessa dal privato il figlio 51enne.

La pattuglia alle 10.30 circa del 10 luglio fermava al centro di Bassignana un’auto condotta dal 76enne e procedeva al controllo di tutti i documenti del veicolo.

Nel controllare il tagliando assicurativo, i militari notavano due tagliandi entrambi sbiaditi ad esclusione delle date di scadenza e del numero di targa, cosa che faceva subito sorgere il sospetto sulla loro falsificazione. Infatti risultavano essere stati falsificati, ribattendo su dei tagliandi fotocopiati la targa e le date di scadenza apposte utilizzando una macchina per scrivere.

I carabinieri accertavano che la falsificazione era stata materialmente eseguita dal figlio 51enne, mentre il padre li utilizzava regolarmente.

Per entrambi quindi la denuncia all’Autorità Giudiziaria, i tagliandi falsificati venivano sequestrati mentre l’auto veniva sottoposta a sequestro amministrativo e affidata a custode giudiziale in quanto risultava sprovvista di assicurazione addirittura dal 2006.

19 luglio 2015