Basta cassonetti sulle strade di Tortona e dei Comuni del Tortonese: dal primo gennaio si passerà alla raccolta “porta a porta” dove ogni famiglia dovrà tenersi la spazzatura in casa e lasciare fuori dalla propria abitazione o all’esterno del condominio il sacchetto dei rifiuti a giorni ed orari prefissati a seconda della tipologia di rifiuto che dovrà essere conferito.
Una vera e propria rivoluzione per i tortonesi che sono sempre stati abituati a gettare i rifiuti nei cassonetti.
Il passaggio dalla raccolta stradale a quella del “porta a porta” è stato deciso dal Consorzio Smaltimento Rifiuti (CSR) e riguarderà anche il novese, l’acquese e l’ovadese. Si tratta di un progetto predisposto dal Consorzio e illustrato a grandi linee venerdì pomeriggio durante la riunione della Commissione Ambiente presieduta da Franco Carabetta.
“A Giugno – ha detto il presidente del Consorzio Fabio Barisione – scadranno tutti gli apparti per la raccolta e gestione dei rifiuti nei Comuni di tutto il bacino che conta circa 220 mila abitanti. Abbiamo deciso di prorogare di 6 mesi il bando di gara per realizzare un progetto che prevede il passaggio al servizio di raccolta porta a porta spinto, con l’obiettivo di raggiungere il 65%di raccolta differenziata, un gestore unico, una netta riduzione dei rifiuti conferiti in discarica e una tariffa puntuale che premierà le famiglie virtuose che effettueranno la raccolta differenziata.”
Il progetto, nelle sue linee guida è già stato predisposto e chi vincerà la gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti dovrà attenersi a quanto contenuto.
“Tortona e il Tortonese – ha aggiunto il tecnico del Consorzio Jari Calderone – ha una pessima raccolta differenziata che raggiunge a malapena il 45% con una scarsissima qualità che pregiudica il contributo che viene erogato dal Conai, il Consorzio degli imballaggi, speriamo di risolvere la situazione col nuovo sistema.”
La percentuale di raccolta al 65% è quella stabilita dalla normativa in vigore e dovrà essere raggiunta entro un paio di anni pena pesanti sanzioni.
Non sarà facile, ma a preoccupare i consiglieri comunali di Tortona presenti alla riunione è un altro aspetto: “Non si può chiedere molti sacrifici ai tortonesi senza dare nulla in cambio – ha detto Franco Carabetta – abbiamo già una spesa elevata per la raccolta dei rifiuti e il nostro obiettivo è quello di ridurla, perché solo riducendo la spesa (e la bolletta della spazzatura) è possibile ottenere qualche riscontro.”
Ma come si potrà ridurre la tassa a carico dei cittadini se il passaggio dalla raccolta coi cassonetti a quella porta a porta prevede inevitabilmente un incremento della spesa che ha costi notevolmente superiori rispetto a quella tradizionale? Chi pagherà questi costi? Il gestore che vincerà la gara o ricadranno sui cittadini? Sono le domande avanzate da Danilo Bottiroli, consigliere dei 5 stelle alle quali nessuno ha saputo rispondere.
5 giugno 2015