Si avvicina la bella stagione e tornano le proposte di formazione teatrale (anche originale alternativa vacanziera) di AgriTeatro, il cantiere d’arte e teatro ideato da Tonino Conte per il Monferrato, e che dal 2008 presenta un’intensa attività anche di spettacoli che va sotto il titolo L’Altro Monferrato.
Sede dei corsi è la Cascina San Biagio a Cremolino (provincia di Alessandria, tra Acqui e Ovada, facilmente raggiungibile da Genova e da Torino e Milano): cinque ettari di prato e bosco circondano le due costruzioni firmate e arredate con l’inconfondibile tocco teatrale “ di Tonino Conte regista e fondatore del Teatro della Tosse. Un contesto silenzioso, distensivo e immerso nel verde della campagna, che favorisce al massimo la concentrazione, l’apprendimento e i momenti ludici.
Si comincia venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 giugno – con Preferisco l’elefante il laboratorio
di Simona Garbarino, con cui l’attrice e pedagogista teatrale propone con il suo stile coinvolgente e
amichevole ma anche con grande preparazione, un’ occasione di indagine di sé e delle proprie capacità
attraverso il linguaggio teatrale. I partecipanti avranno occasione di accostarsi alla “pedagogia immaginale”.
Una strana parola che significa “prendersi cura dell’anima attraverso le immagini e l’immaginazione”.
E la parola “teatro” in greco ha la stessa radice della parola “vedere”.
Si prosegue con una proposta tutta nuova di laboratori di scrittura e lettura, articolata in più sezioni, con una interessante puntata anche nella scrittura “a mano”. Questa parte dei corsi ha come titolo Leggere, scrivere, comunicare. Ai diversi appuntamenti – tra domenica 21, domenica 28 giugno e sabato 4, domenica 5 luglio – ci si può iscrivere anche separatamente. singolarmente.
La giornata più lunga e chiara dell’anno, domenica 21 giugno, permetterà ai partecipanti di toccare due
temi importanti, quelli della scrittura e della lettura. Nella giornata Paolo Di Stefano, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera, titolare del forum Leggere e Scrivere su Corriere.it, spiegherà le tecniche della scrittura creativa e di quella descrittiva, analitica della realtà. Toccherà anche il tema della scrittura sulla scrittura, che spiega come“recensire”, le scritture degli altri.
Domenica 28 giugno invece i partecipanti si potranno immergere in quella che è una antica
arte manuale, che, dopo essere stata elemento fondante della civiltà stessa, rischia di andare dispersa:
si tratta della scrittura manuale. Ci conduce “per mano” in questo territorio Francesca Biasetton, calligrafa e illustratrice, presidente dell’Associazione Calligrafica Italiana, che si dedica da anni con successo a comunicare gli elementi fondativi di questa affascinante materia e al recupero di una capa cità che non va assolutamente persa, pena una drastica diminuzione delle nostre capacità creative e intellettive. Ma a che serve leggere e scrivere, anche bene,non si sa Comunicare? Ed ecco che a questo Importante “complemento” della capacità e dell’arte del leggere e dello scrivere si aggiungeranno due giorni – sabato 4 e domenica 5 luglio – dedicati alla comunicazione, con tre professionisti – Maria De Barbieri, Elisa Sirianni, Simone Pacini – esperti del settore, in ambiti diversi – tutti e tre competenti sul ruolo di comunicatori. Un modulo formativo molto utile a chi deve servirsi della comunicazione nel campo del teatro, del cinema, dei libri.
Da lunedì 22 a sabato 27 giugno verrà dedicata una settimana alla scrittura drammaturgica, tenuta da moderno e attuale. Che significa, a partire dalla poetica di Lucia Calamaro, poter approfondire l’arte di trasformare in parola parlata e coinvolgente sulla scena, l’infinito libro della nostra quotidianità,
sia essa individuale o famigliare. Da qui il titolo del corso Ognuno di noi ha una storia, devi crederci!
da una frase di Ludwig Wittengstein, che suona come una promessa e un’esortazione.
Non poteva mancare – da lunedì 6 a sabato 11 luglio – il laboratorio più originale e più amato dalle
famiglie e dai più piccoli, che assaporano così il gusto di una vacanza ingiustamente fuori moda,
quella nel verde e nella semplicità della campagna. Si tratta di AgriTeatro per Bambini, tenuto da Gianni Masella e Alice Scano, e dedicata anche quest’anno alla drammatizzazione ispirata a un classico di Edmondo De Amicis. Con Dagli Appennini alle Ande i più piccoli faranno passi con la fantasia per
raggiungere mete inaspettate, e avranno l’occasione di esplorare mondi sconosciuti, incontrare improbabili compagni di viaggio, superare le prove più ardue per finire la giornata stanchi e soddisfatti … nel proprio letto.
Saranno i giovani protagonisti a decidere il cammino che li porterà a concentrare il mondo in una radura, attraversando l’oceano che divide due continenti con le parole e con la mente, contribuendo alla scrittura del testo che verrà messo in scena nel saggio spettacolo finale, che si terrà nel verde della
Cascina San Biagio nel pomeriggio di sabato 11 luglio.
A conclusione, due diversi corsi per attori e per adulti, una costante delle diverse edizioni di AgriTeatro. Da lunedì 13 luglio a sabato 18 luglio Diario di Provincia, laboratorio per attori e per allievi delle scuole di teatro, che sarà condotto dall’attore e regista Oscar De Summa, che torna dopo il successo dello scorso anno in cui mise in scena con gli allievi del corso, un delicato saggio su Romeo e Giulietta. A partire dai temi di Diario di Provincia (un suo spettacolo che verrà programmato sabato 18 luglio) – in cui si ride per un’ora e un quarto dei personaggi provinciali e universali che popolano il nostro “paesaggio sociale”, De Summa inviterà i partecipanti a raccontare di sé, della propria specificità, vestendo i panni dell’altro, che è poi l’”arte base” del fare teatro.
Chiude l’intenso programma da lunedì 20 a sabato 25 luglio, Vite. Terra e biografia. Si tratta di Laboratorio teatrale per adulti – aperto a tutti, attori, non attori, danzatori, persone curiose, attive, partecipi. Lo condurrà l’attore regista e autore Luigi Marangoni, e toccherà il tema della messa in scena teatrale a partire dall’esperienza personale di ogni singolo partecipante. Ha due fuochi: le biografie e il territorio. Il lavoro sulle biografie è una ricerca aperta e ha una valenza teatrale e umana. Teatrale perché il metodo che viene usato segue i passaggi della costruzione di un personaggio e umana perché il contenuto (il personaggio) è preso dalla vita di persone conosciute direttamente dai partecipanti. Il lavoro sul territorio è volto a scoprire e valorizzare gli aspetti salienti di un luogo, trovando la cifra di una narrazione personale. La giornata si comporrà di esercizio fisico e vocale, esercizi teatrali, letture, camminate di esplorazione, di giorno e sul limite della notte, gruppi di lavoro e di studio, ascolti musicali, tempo libero da impegni, tempo per sé. Anche il laboratorio tenuto da Luigi Marangoni prevede l’incontro con il pubblico, con un saggio-spettacolo che si terrà sabato 25 luglio.
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1 giugno 2015