Un duplice omicidio, compiuto per motivi religiosi da Giancarlo Bossola, 60 anni, poliziotto in pensione dal 2003, residente ad Alessandria in via Pascoli che prima ha ammazzato la sua convivente cubana di 52 anni poi si è recato in Liguria ed ha incontrato una seconda donna, trovata però carbonizzata accanto a lui sulla macchina. Le lettere rinvenute nel suo appartamento, però, non sembrano lasciare dubbi sul fatto che si sia ucciso e probabilmente abbia ucciso anche la donna che era con lui in Liguria.
Questi i fatti salienti di un grave fatto di sangue che da mercoledì mattina ha scosso la città.
Ma andiamo con ordine riassumendo tutta la vicenda, o almeno quello che sono riusciti a ricostruire gli agenti della squadra Mobile della Questura di Alessandria che sta indagando sulla vicenda.
Tutto prende il via dalla scorsa notte, quando gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Genova hanno ricevuto segnalazione della presenza di un cadavere all’interno di un’abitazione sita in Alessandria, al “Quartiere Cristo”.
A dare la notizia è stato proprio l’autore del reato, Giancarlo Bossola, 60 anni, il quale, utilizzando l’utenza telefonica intestata ad un’altra donna che era con lui in quel momento, ha confessato di essere il responsabile dell’omicidio effettuato un paio di giorni prima, all’interno della sua abitazione in via Pascoli.
La notizia viene “girata” alla Sala Operativa della Questura di Alessandria che ha subito inviato sul posto, i poliziotti della Sezione Volanti e quelli della locale Squadra Mobile.
Gli agenti entrano nell’alloggio e all’interno della camera da letto distesa sul letto matrimoniale, sotto il piumone, trovano il corpo completamente nudo della convivente di Giancarlo Bossola, una donna cubana di 52 anni.
Da una prima ispezione il corpo non presenta apparenti segni di violenza fisica, tuttavia c’è sangue sul lenzuolo proveniente dal naso, poi ecchimosi sul braccio destro divenuto violaceo, segno che l’omicidio era avvenuto tempo prima.
L’appartamento risulta in ordine e, sul tavolo della sala, sono state rinvenute delle lettere, cui lo stesso uomo aveva fatto riferimento nel corso della telefonata con le forze dell’ordine, con le quali veniva spiegato l’insano gesto, riconducibile a motivi religiosi, essendosi lo stesso avvicinato alla religione del centro America, denominata “Santeria”.
Poche ore dopo il ritrovamento del cadavere della donna ad Alessandria, sull’Autostrada dei Fiori, in direzione Ventimiglia, nel Comune di Orco Feglino, in provincia di Savona, è stata ritrovata l’auto, un Audi A6, noleggiata da Bossola ad inizio mese. All’interno due corpi, rispettivamente di un uomo e di una donna, completamente carbonizzati.
L’intestataria dell’utenza telefonica con la quale l’uomo aveva contattato il “113” è risultata una donna, residente in Alessandria, nonché badante della madre dell’uomo. Fino al pomeriggio del 14 scorso, quest’ultima avrebbe regolarmente assistito l’anziana donna.
Sono in corso attive indagini da parte della Polizia di Stato, in particolare, le Squadre Mobili di Alessandria e Savona, coordinate dalle Procure della Repubblica delle citate due città.
Non si escludono legami di natura sentimentale dell’uomo anche con la donna carbonizzata.
15 aprile 2015