E’ possibile mettere insieme 4 fiabe come Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Rapunzel e il fagiolo magico collegandole insieme con una quinta fiaba originale e tutte ambientate nel bosco?
La risposa è sì. E lo vediamo proprio in questo nuovo film della Disney che però è tratto da un musical americano che prende appunto il nome di “Into the Woods” realizzato quasi 30 anni fa nel 1987 da James Lapine e Stephen Sondheim che nel 1987 scrivono questo musical, che oggi, per la prima volta viene traspositato in un film.
All’inizio siamo rimasti un po’ interdetti nel vedere le scene del film spudoratamente copiate dalle fiabe sopra menzionate, amalgamate insieme dal racconto di una coppia sterile per colpa della maledizione di una strega abilmente interpretata da Meryl Streep.
E se il film per lunghi tratti non è granché dal punto di vista delle storie, intrecciate l’una all’altra, ma si “salva” nella parte finale, che si stacca dalle trame delle 4 fiabe, il film merita soprattutto di essere visto per una grande interpretazione della pluridecorata Meryl Streep, una delle attrici sicuramente più brave di tutti i tempi.
Malgrado i 65 anni, infatti l’attrice americana ha una verve e una vitalità da far invidia alla 32enne Emily Blunt, anche lei tra le migliori attrici del panorama cinematografico mondiale.
Le attrici, sicuramente tra le migliori del momento, avevano già lavorato insieme 9manni fa con “Il Diavolo veste Prada” ed è veramente un piace re vederle recitare insieme dove fanno a gara chi è brava.
Il regista Rob Marshall (Pirati dei caraibi oltre i confini del mare, Nine, Memoria di una Gheisha) fa quel che può per creare un’atmosfera fiabesca, con tanti effetti speciali, ma la storia, o meglio le storie, non riescono a coinvolgere lo spettatore come invece dovrebbero.
Il film però merita di essere visto per l’ottima delle interpretazioni delle due attrici principali e per un piccola apparizione sempre di ottimo livello di Johnny Depp, che interpreta la parte del lupo, perfettamente a suo agio in parti astruse e fantastiche come questa.
4 aprile 2015