Ma facciamo davvero così tanta paura da indurre i consiglieri comunali di Tortona a tenere nascosti i documenti?
La domanda viene spontanea dopo aver assistito al consiglio comunale di lunedì sera, dove sia dai banchi dell’opposizione che da quelli della maggioranza, in più occasioni, non si è parlato bene dei giornalisti tortonesi, che sono stati dipinti come dei veri approfittatori che “spiattellano” cose e documenti che secondo il Comune, a quanto pare, dovrebbero essere tenuti segreti.
Il momento clou è stato raggiunto con la mozione che invitava il sindaco ad effettuare ricorso alla Corte dei Conti per la chiusura del Punto nascite.
Fabio Morreale ha chiesto di esaminare il documento che Bardone aveva fatto preparare dall’avvocato del Comune.
Dal dibattito che è seguito e del quale riportiamo alcuni stralci, è apparso chiaro a tutti come sia il sindaco che gli altri amministratori comunali, sembra abbiano una forte avversione verso i giornalisti locali, considerati poco affidabili e alla stregua di profittatori al punto tale che si rinuncia a consegnare un documento ai consiglieri comunali per paura che qualcuno di loro lo possa “passare” ai giornalisti.
Premesso che non tutti i giornalisti sono uguali, crediamo che questa mancanza di fiducia non sia un bene per la città e non faccia altro che alimentare l’idea che il Comune tenda a nascondere qualcosa, a celare documenti e tanto altro.
E di esempi, in questi primi nove mesi di Amministrazione di Centro Sinistra, ce ne sono stati diversi come il milione dovuto dai dipendenti comunali di cui si è evitato di parlare nella conferenza stampa nella quale è stata illustrata la relazione del Mef, (a proposito com’è finita la vicenda?) oppure, per rimanere in tempi recenti della trattativa tra Atm e Asmt, o per non aver approfondito la collaborazione con la Pinacoteca di Brera.
Se i nostri amministratori comunali ritengono i giornalisti tortonesi poco affidabili, liberi di farlo, ma non è che loro, si stiano comportando con la massima trasparenza. O almeno questa è l’impressione che filtra fuori dal palazzo comunale.
Va detto poi che, per il caso in questione, si tratta di un semplice esposto e, come ribadito più volte dallo stesso sindaco, avrebbe potuto essere fatto da chiunque.
Non crediamo, quindi, che un documento simile contenga chissà quali segreti, e se mai dovesse contenerli sarebbe stato sufficiente dire ai giornalisti di non divulgarli.
Evidentemente, però, sia Bardone, sia Picchi sia altri consiglieri, non si fidano dei giornalisti, o almeno non di tutti, anche se poi ricorrono a noi quando hanno bisogno di comunicare qualcosa.
Di seguito comunque il dibattito che apre molti dubbi sulla considerazione che l’Amministrazione Bardone ha verso gli organi di stampa.
IL DIBATTITO
Bardone: non se sia la sede per esaminare il documento, se lo facciamo girare ad ognuno di noi, ognuno porta le sue modifiche, e rischia di diventare qualche cosa invece deve essere esaminato con un lavoro d’equipe dalla commissione sanità o dai capigruppo
Picchi: chiedo formalmente che il documento venga inviato a tutti i capigruppo in modo che possa essere visionato all’interno di tutte le forze politiche dopodiché ci confronteremo come capi gruppo a stretto per poi convocare la commissione sanità dove portare le eventuali richieste di modifiche domani inviarlo a tutti i capigruppo
Bardone: io invece prediligerei un lavoro di equipe evitando far girare un documento come questo nel quale scopriamo le nostre carte, perché altrimenti dall’altra parte potrebbero venire adottati degli accorgimenti. Ce lo esaminiamo insieme il giorno dopo, a parte
Picchi: i consiglieri devono aver la possibilità di prenderne visione
Bardone: si riuniscono i 20 consiglieri e lo esaminano
Picchi: deve essere inviato per posta elettronica a capi gruppo. Sul fatto che debba rimanere una cosa riservata siamo d’accordo faccio un appello a tutti. Se poi lo andiamo a sventolare agli organi di stampa o a terzi, chi è causa del suo mal pianga sé stesso
Il dibattito lo potete trovare al https://www.youtube.com/watch?v=UC9XuCTf3NI.
A proposito di nascondere e mancata trasparenza: lo sapevate che la seduta del Consiglio comunale era trasmessa in diretta in streaming dal Comune?
No? Neppure noi.
Ah già, il Comune non lo ha detto, e stavolta non solo ai giornalisti, ma neppure alla città!
1 aprile 2015