Egregio Direttore,
La conferma dell’esistenza di condutture in amianto nell’acquedotto tortonese viene da una pubblicazione di ATO6 Alessandrino, massima autorità d’ambito nel servizio idrico integrato.
In un passaggio, espressamente dedicato alla storia dell’acquedotto tortonese(1), viene evidenziato che “Dal 1930 al 1940 sono state sostituite alcune delle tubazioni principali con tubi in fibrocemento.”
Fibrocemento: detto anche cemento-amianto, nel linguaggio corrente è conosciuto con il nome del maggior produttore, Eternit. Termini che nell’immaginario collettivo evocano d’acchito scenari allarmanti.
La preoccupazione potrebbe essere condivisibile, qualora venisse confermato che le tubazioni principali, cioè le condotte che portano l’acqua dagli impianti di prelievo ai rami secondari di distribuzione alla rete idrica cittadina, siano tutt’ora quelli posati ante 1940, cioè contenenti, appunto, amianto. Con l’usura, le condutture in amianto tendono a rilasciare fibre che inquinano l’acqua, ingenerando un rischio di contatto. Tale rischio cresce mano a mano che le tubature, invecchiando, si sfibrano o si rompono. Se si dovesse formare una crepa, o rompersi un tubo, le fibre rilasciate nell’acquedotto potrebbero, teoricamente, arrivare ovunque.
Esponendoci a quali, potenziali pericoli?
Annamaria Agosti
27 marzo 2015
(1) Pubblicazione ATO6 (pag. 19) http://tinyurl.com/nz95phl