Nel pomeriggio di domenica 22 marzo la Polizia di Stato ha arrestato, in flagranza di reato, due cittadini di nazionalità marocchina, rispettivamente di 34 e 31 anni, in quanto resisi responsabili dei reati di “resistenza al Pubblico Ufficiale” e “incendio doloso” in abitazione.

Erano le ore 14,20 circa quando gli agenti della Sezione Volanti, su disposizione della Sala Operativa, hanno raggiunto Via Verona, ove insiste il complesso dell’ATC, presso il quale era stato segnalato un incendio in un alloggio sito al secondo piano.

Ancor prima che sopraggiungessero i Vigili del Fuoco, gli agenti di Polizia, giunti sul posto, hanno immediatamente notato un uomo che tentava di scappar via dallo stabile, aumentando il passo alla vista degli operatori.

Prontamente bloccato dagli agenti, l’uomo tentava di divincolarsi sferrando calci e pugni, senza, però, riuscire a conquistare una via di fuga.

Gli agenti di Polizia, infatti, nonostante l’aggressività dell’uomo, sono riusciti a bloccarlo ed ammanettarlo.

Appena giunti i Vigili del Fuoco e la seconda pattuglia, gli agenti hanno raggiunto l’alloggio, già oggetto di numerosi interventi di Polizia ed in uso a cittadini di origine straniera, all’interno del quale si notavano fiamme alte ed un fumo denso che fuoriusciva dalle finestre.

polizia QNel momento in cui i Vigili del Fuoco hanno iniziato a domare le fiamme, dall’alloggio è uscito un uomo che, dirigendosi verso il vano scale, tentava chiaramente di scappare, ma è stato raggiunto dagli agenti con i quali è iniziata una colluttazione, nel tentativo di fermarlo.

Anche questo secondo soggetto, in evidente stato di ebbrezza come il primo, nonostante i vari tentativi di divincolarsi e di aggressione ai Poliziotti, è stato bloccato.

Dai successivi controlli in Banca Dati, a carico di entrambi i soggetti sono emersi precedenti penali per reati contro il patrimonio, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché reati in materia di immigrazione in quanto clandestini sul Territorio Nazionale.

All’esito della perquisizione, i due fratelli sono stati trovati in possesso di accendini a gas, presumibilmente utilizzati per provocare l’incendio, la cui natura, come formalizzato in apposita relazione dei Vigili del Fuoco, risulta di origine dolosa.

All’interno della vasca da bagno, infatti, è stato rinvenuto un cumulo di materiale cartaceo al quale era stato dato fuoco poco prima.

A dire dei vicini, i due fratelli erano soliti litigare, minacciando, in svariate occasioni, di dar fuoco all’alloggio, soprattutto dopo la sbronza ed anche domenica avevano iniziato a litigare furiosamente, urlando e dando delle martellate contro il muro, nonché lanciando pezzi di mobili rotti all’interno del cortile, per poi appiccare il fuoco, lasciando che divampasse ed impedendo a chiunque di avvicinarsi.

L’appartamento si presentava in un tale stato di degrado e di abbandono, al punto che la spazzatura, sparsa ovunque, rendeva difficile l’apertura della porta ed i pezzi di mobili rotti in terra rendevano difficile il passaggio.

L’appartamento è stato, pertanto, sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli accertamenti ed i due fratelli arrestati per resistenza al Pubblico Ufficiale e per incendio doloso.

 23 marzo 2015