Difficile riconoscere in questo film il Tom Hardy che ha interpretato Bane ne “Il cavaliere oscuro – Il ritorno” ma l’interpretazione è nettamente superiore e si avvicina a quella di “Locke” il film interpretato solo da un attore che era appunto Tom Hardy.
In “Chi è senza colpa” Hardy dà vita ad un personaggio tipico, un barman che vive alla periferia di New York in mezzo alla malavita, m cerca di restare fuori da tutto.
Il film si dipana su questo canovaccio inserendo poi la presenza di Nadia (Noomi Rapace) una donna sola e moralmente integra.
Siamo di fronte ad un affresco contemporaneo nel bosco della delinquenza dove a farla da padrone sono i mafiosi dell’Europa dell’est che reclutato tutto e tutti per cui ogni persone è un potenziale delinquente e capire chi ne resta fuori non è facile.
Il film è un adattamento di una novella di Dennis Lehane, maestro del noir bostoniano che ha co-firmato la sceneggiatura; il regista belga Michael Roskam riesce a realizzare un ottimo affresco dei bassifondi di New York dove le persone vivono tutti i giorni sempre uguali in mezzo alla diffidenza chi sta intorno a loro.
Il film si dipana lentamente, molto lentamente, forse in maniera eccessiva adeguandosi ai lenti movimenti del protagonista Tom Hardy. Tutto sembra seguire un storia già scritta e scontata, tranne che nel finale.
Complessivamente siamo di fronte ad un film di ottima fattura con protagonisti adeguati e bravi che probabilmente non avrà il successo che invece merita.
21 marzo 2015