ospedale QEgregio Direttore,

nell’imminente Consiglio Comunale, si discuterà una mozione presentata dalla minoranza, riguardante il ricorso alla Procura della Corte dei Conti per l‘accertamento di eventuali responsabilità sulla chiusura del punto nascite cittadino.

Ottima iniziativa, per i motivi che già in passato ho espresso attraverso alcune opinioni ed analisi e pubblicate sulla Sua testata: tuttavia mi preme sottolineare, ancora una volta, un aspetto che non dovrebbe essere sottovalutato.

Mi riferisco al tenere sempre bene a mente quanto prescrive la normativa nazionale: i punti nascite possono essere previsti solo nei DEA (e non negli ospedali di base o di territorio) e rapportare questo aspetto ai tempi burocratici previsti per gli iter burocratici della legge.

In parole povere, se dovesse (malauguratamente) chiudere il DEA dell’Ospedale prima che la Procura della Corte dei Conti si esprima, il punto nascite non potrebbe mai tornare in città, comunque. Questo dice la legge.

Questo aspetto è, ovviamente, completamente slegato da ciò che riguarda l’accertamento di eventuali responsabilità imputabili alle Amministrazioni pregresse, aspetti sui quali potrebbe indagare la Procura amministrativa, ma questa è altra faccenda.

Se questa iniziativa mira, o spera, di poter incidere su un eventuale ritorno dei reparti di ostetricia e ginecologia all’ospedale di Tortona, deve agire in margini di tempo ristrettissimi, perché il dimensionamento operato dalla Giunta Chiamparino è già stato approvato dal tavolo ministeriale, e, ricordiamolo, prevede il declassamento di Tortona, con la conseguente chiusura del DEA, entro il 2016. Attenzione, questo non significa, automaticamente, che il DEA rimarrà aperto fino a quella data!

Il passato dovrebbe averci sufficientemente dimostrato che, per qualche insondabile motivo, gli atti irreversibili che vanno ad incidere negativamente sul nostro Ospedale viaggiano agevoli, su corsie ad alta velocità, e spesso subiscono forti accelerazioni da “terza corsia”, mentre quelli che dovrebbero (almeno sulla carta) premiarlo, incontrano molto più sovente code ed ingorghi, intoppi e rallentamenti….

Il rischio è che tutto possa accadere in tempi molto più brevi di quanto ci si possa, ragionevolmente, aspettare, se questi atti saranno demandati ai nuovi Direttori Generali delle ASL, le cui nomine sono previste per il mese prossimo, ad aprile.

Ragione per cui… Occhio ai tempi!

 Annamaria Agosti


10 marzo 2015